Al secondo anno, il progetto Oplà. Performing Activities, a cura di Silvia Fanti (Xing), porta dentro Arte Fiera gli interventi performativi firmati da Alessandro Bosetti, Luca Vitone e ZAPRUDER filmmakersgroup. Jimmie Durham, artista insignito del Leone d’Oro alla carriera in occasione della 58. Biennale di Venezia, avrebbe dovuto presentare il re-enactment di una sua performance iconica, Smashing, eseguita solo una volta in precedenza: purtroppo, problemi di salute gli hanno impedito all’ultimo momento di essere a Bologna. Come omaggio a questo grande artista e augurio di pronta guarigione, lo spazio destinato alla performance rimarrà installato, e un monitor riproporrà le immagini della peformance originale.
“Lavorare nel contemporaneo – scrive la curatrice – significa oggi creare occasioni, contesti e tempi che mostrino non più che cosa è l’arte, ma che cosa fa l’arte. Come rispondere quindi alla proposta di portare la performance in una fiera d’arte senza fare della decorazione o semplicemente sentirsi fuori luogo? Oplà insinua delle performance in un contesto funzionale, attivando la possibilità di partecipazione e condivisione dell’opera dal vivo. Piuttosto che presentare dei singoli gesti conclusi e di durata definita, il performativo è inteso come un’attività: costruzione di una serie di micro-sistemi di creazione, relazione, servizio”.
Ecco il programma.
Jimmie Durham – The Bureau
Padiglione 15 – Stand B2
L’artista americano avrebbe dovuto inscenare il re-enactment di una sua performance iconica, Smashing, realizzata a Como nel 2004. Problemi di salute gli hanno purtroppo impedito di essere a Bologna. Durham, seduto a una scrivania avrebbe dovuto distrugger ufficialmente gli oggetti che gli verranno presentati dal pubblico, fornendo al completamento di ciascuna operazione, i certificati ufficiali. Un’affermazione perentoria sugli oggetti, il valore monetario e l’idea di autenticità. Registrazioni, burocrazia, identità e possesso vengono trattati con la leggerezza di un artista che da sempre denuncia i limiti del razionalismo e la futilità della violenza.
Come omaggio a questo grande artista e augurio di pronta guarigione, lo spazio destinato alla performance rimarrà installato, e un monitor riproporrà le immagini della performance del 2004, Smashing, di cui THE BUREAU avrebbe dovuto essere il re-enactment.
Alessandro Bosetti – L’Ombra
ven 24, sab 25, dom 26 gen 2020 – h 11.00>19.00 ongoing
Padiglione 18 – Area Talk
Sound performance nel programma Flash Art Talk:
ven 24 – live #1 h 13.00 – live #2 15.45 – live #3 18.30
sab 25 – live #4 h 13.30 – live #5 15.30 – live #6 18.00
dom 26 – live #7 h 12.15 – live #8 13.50 – live #9 15.30
Instant-podcasts di tutti i live disponibili a fine giornata su www.artefiera.it
L’Ombra è una sound performance che nasce come reportage poetico attingendo da un archivio sonoro in crescita, il disegno di una mappatura polifonica e idiosincratica. Microfono alla mano, Alessandro Bosetti raccoglie e restituisce un corpus di frammenti vocali, registrati muovendosi tra la comunità effimera di voci che per tre giorni abita la ‘situazione’ fiera: visitatori, espositori, tecnici, artisti. Per ogni frammento raccolto Bosetti crea un suono ombra, per poi intrufolarsi nel palinsesto temporale con delle brevi restituzioni vocali e performative. In questi monologhi lampo, posizionati negli interstizi e negli intervalli del programma dei Talk di Arte Fiera, la voce dell’artista si intreccia alle voci raccolte in una serie molto serrata di ghirlande verbali surreali.
Luca Vitone – Devla, devla…
ven 24, sab 25, dom 26 gen 2020 – h 11.00>19.00
Padiglioni 15 e 16
Quattro rom, nascosti dietro un separé connotato da un’immagine più volte elaborata dall’artista, leggeranno il futuro ai visitatori che si lasceranno coinvolgere dalla loro pratica di chiaroveggenza. Quest’ultima, esercitata nelle forme della cartomanzia e della chiromanzia, è un’usanza della tradizione rom. All’interno del contesto fieristico le previsioni dei veggenti indirizzeranno i collezionisti nelle loro ricerche. Devla, devla… nasce dalle suggestioni che hanno dato vita al progetto Romanistan, viaggio/opera in cui Luca Vitone ha ripercorso a ritroso il tragitto di emigrazione compiuto dal popolo Rom dall’India nord occidentale verso l’Europa. Per Vitone la cultura romanì rappresenta un ideale moderno e transnazionale di popolo, che assume quasi una possibilità precorritrice, anche alla luce delle migrazioni di massa che stanno sconvolgendo gli equilibri socio-politici del pianeta.
ZAPRUDER – Anubi is not a dog
ven 24, sab 25, dom 26 gen 2020 – h 11.30>18.30 – routine ogni ora
Padiglione 15 ammezzato – Sala Opera
Un set-performance dove, per i tre giorni della fiera, sarà possibile seguire il lavoro di Zapruder nel suo sviluppo generativo: dalla preparazione della scena al ciak, dal riscaldamento dei guests alla manipolazione del suono. Si inaugura così ad Arte Fiera il nuovo progetto del gruppo, che prolifererà in molteplici diramazioni confluendo per accumulo in un’opera complessa, un film. Soggetto di questo film in fieri è il rapporto di affinità simbiotica tra cane e proprietario, tra possedere e essere, tra spettacolo e gioco, in un rimando continuo di immagini riflesse.