Dal 10 al 13 settembre torna alle Serre dei Giardini Margherita Resilienze Festival, l’evento di Kilowatt che si concentra sulle grandi trasformazioni planetarie mostrando le interazioni, i legami e le connessioni tra ambiente, società, economia e cultura e interrogando i linguaggi dell’arte per esplorare punti di vista alternativi.
Tra gli ospiti ci sarà anche il pianista/compositore Giovanni Di Domenico con un concerto venerdì 11 settembre alle h 20 che fonde tecniche e approcci alla musica contemporanea di diversa provenienza e tradizione.
A lui abbiamo chiesto, come facciamo spesso, di suggerirci alcuni dischi per prepararci all’evento ed ecco cosa ci ha consigliato.
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Hans Otte – “Das Buch Der Klänge”
Capolavoro del minimalismo europeo, libro di composizioni per piano assolutamente sottovalutato e che a me ha ispirato moltissimo
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Jim O’Rourke – “Sleep Like It’s Winter”
Di Jim potrei mettere tutto, questo è un lavoro sul ‘fare un disco ambient’ senza eguali, tante cose da dire ma forse meglio solo ascoltare
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Milton Nascimento – “Clube Da Esquina”
Canzoni immortali, orchestrazioni geniali e una produzione che trasuda creatività, per me il pop dovrebbe essere sempre così.
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Georg Friederich Haas – “….und….”
Musica contemporanea ‘dura e pura’ ma di una profondità e emotività pazzesche, un viaggio sonoro antico e super moderno allo stesso tempo.
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Tony Conrad & Faust – “Outside The Dream Syndacate”
Il vero drone, suono ‘fisico’ che ti entra nei nervi fa ballare le sinapsi.
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Jon Hassell – “Dream Theory In Malaya”
Uno degli inventori del suono moderno in uno dei suoi lavori più riusciti, vorrei essere stato uno dei primi ad ascoltare questo disco quando è uscito, mi immagino solo il livello di eccitazione che doveva essere….
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Sun Ra – “Lanquidity”
Psych/free/funk/cosmic/ecstatic, una goduria di grooves e psichedelia
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Claudio Rocchi – “Volo Magico n.1”
Il lato A è una delle più belle pagine di musica di sempre, piango ogni volta che l’ascolto!