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Torna l’orgolio LGBTQIA+ del Rivolta Pride: «al fianco di chi lotta, da Gaza a Budapest»

Scritto da La Redazione il 23 giugno 2025

Foto di Riccardo Giori

Il 28 giugno, anniversario dei moti di Stonewall, torna a Bologna il Rivolta Pride, la manifestazione LGBTQIA+ autogestita e costruita attraverso un lungo percorso di assemblee pubbliche cittadine. Il concentramento è fissato per le 15:30 ai Giardini Margherita, la partenza del corteo sarà alle 17 e l’arrivo previsto alla Montagnola verso le 20:30.

“Non abbiamo bisogno che lo Stato salvi noi persone trans e non binarie da un’ipotetica confusione, abbiamo bisogno che ci dia gli strumenti per autodeterminarci”, affermano le attiviste, che rivendicano un Pride radicale, centrato sulle lotte contro la repressione del governo Meloni, la solidarietà internazionale, in particolare con la Palestina: “Israele e i suoi sostenitori stanno vergognosamente cercando di usare la nostra bandiera, i nostri diritti e i diritti delle donne per giustificare la loro politica coloniale e genocida, e noi questo non lo permetteremo: non in nostro nome!” si legge nel documento politico.

Il Rivolta Pride si schiera anche contro il Dl sicurezza e le politiche autoritarie: “Criminalizzano l’attivismo per la giustizia sociale mentre legalizzano il terrorismo di stato”. Al centro anche il diritto alla salute sessuale per tuttə: “Serve una normativa che dia stabilità e indipendenza ai checkpoint, per una piena autodeterminazione sessuale: la salute deve essere per tutte o non sarà per nessuna”.

Forte la critica alla legge Varchi: “Un attacco alla genitorialità queer, che culmina nell’istituzione incostituzionale del reato universale di GPA”.

Sarà una giornata per prendere parola direttamente, senza deleghe: “Il 28 giugno saranno le persone LGBTQIA+ a parlare in prima persona, non vogliamo rappresentanti istituzionali, bandiere di partito o cariche politiche in piazza con noi o a parlare per noi”.

E un messaggio netto anche per chi amministra Bologna: “Se volete dimostrarvi alleatə, la richiesta è una: più spazi, più risorse, più autonomia. […] Denunciamo non solo le politiche economiche nazionali e globali che ci stanno impoverendo sempre di più, ma anche le politiche cittadine che stanno turistificando Bologna ed espellendo fuori dalla città o costringendo a forme di lavoro massacranti le persone LGBTQIA+ che sono venute ad abitare qui cercando un posto più accogliente, e che invece stanno trovando solo sfruttamento e precarietà. Non c’è progressismo nella gentrificazione, e non c’è ambientalismo nel green-washing.”

CONCENTRAMENTO E PERCORSO:

Il concentramento sarà ai Giardini Margherita dalle 15.30. Da lì il corteo partirà alle 17 ed entrerà in centro da porta Santo Stefano. Da via Santo Stefano si svolterà in Via Dante, per poi proseguire su Viale Giosuè Carducci in direzione Nord fino all’incrocio con Via Irnerio. L’ingresso in Montagnola avverrà dalla seconda rampa di Via Irnerio. All’ingresso ci saranno alcune persone del gruppo simpatia per aiutare le persone in carrozzina – qualora ce ne fosse bisogno – a percorrere la rampa di ingresso, che è molto lunga. L’intero percorso è lungo poco più di 3 km.  Nel Parco della Montagnola si terranno gli interventi politici conclusivi, intermezzati dalle performance del coro Komos e di Freek House, Boloroom e Brigate Rosa e conclusi dal live set di Godblesscomputers.

ACCESSIBILITÀ:

Il percorso è interamente accessibile alle persone in carrozzina. Sui social è disponibile una mappa delle aree verdi e dei locali con bagni accessibili. 

Lungo il percorso sono previste due aree di decompressione e scarico sensoriale per chi ne avesse bisogno, situate presso il Centro delle Donne (Via del Piombo 7) a cura di Non Una di Meno Bologna (aperto fino alle 18) e la Mala Consilia in via Ranzani 14 (ingresso con rampa sul retro). Lungo il corteo ci sarà uno spezzone a bassa intensità di stimoli musicali e sonori (il trenino di Famiglie Arcobaleno, quarto spezzone). 

Lungo il tragitto saranno presenti il gruppo simpatia, riconoscibile dalla fascia viola, per gestire situazioni di difficoltà, e il gruppo di riduzione del danno, curato da Beat Project e riconoscibile dalla fascia rossa, a cui rivolgersi in caso di malessere. A chiudere il corteo sarà il furgone di riduzione del danno, seguito da un’ambulanza che ci accompagnerà fino in Montagnola. 

Si distribuiranno gratuitamente tappi e acqua fino ad esaurimento scorte sia dal banchetto di Rivolta al concentramento, sia dai carri lungo il corteo (anche dal furgone della Riduzione del danno); e sarà presente un* interprete LIS sul palco degli interventi finali.

PARTY:

Numerosi i party organizzati da varie realtà che devolveranno una parte dell’incasso al Rivolta Pride. Sui social del Rivolta Pride è presente un elenco in aggiornamento degli eventi che contribuiscono al pride tramite donazioni.