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Tra Ex Centrale e Link la techno sale in cattedra, entra nelle piste e ritorna nelle coscienze

Scritto da One Boris il 21 marzo 2025

Apriamo con una frase estrapolata da una delle interviste passate di Derrick May,  uno dei creatori della cosiddetta techno di Detroit , la prima e originale, da cui poi tutte le altre declinazioni hanno preso ispirazione, dando vita a tanti sottogeneri: «Ho sempre pensato ai miei brani e alla techno come una musica ‘politica’, una musica con cui esprimere la rabbia e l’insoddisfazione che provavo contro le istituzioni che guidavano l’America […] tuttavia credo che quel sentimento che ci guidava oggi non esista più, che quel significato che io leggevo nella techno ora sia scomparso».

Sabato 22 Marzo a Bologna sembra che invece non sarà così, vista la compresenza di due eventi che avranno una forte declinazione politica di quel genere musicale, interpretato in modi e luoghi  differenti da loro, uno all’Ex Centrale l’altro al LINK 2.0 e a Filla, il nuovo padiglione nel Parco della Montagnola dove sarà discusso e suonato come un potenziale elemento costitutivo di un linguaggio controculturale, in diretta discendenza da blues, jazz, rap , e non  “solo” a prescindere come musica da ballo dal grande potere aggregativo e dionisiaco.

I protagonisti del talk con il pubblico alle h 18.30 da Filla saranno, infatti, la dj palestinese Sama’ Abdulhadi e i due artisti YA Z AN (Palestina) e AYN  (Giordania). Partendo, quindi, dal potere di resilienza attiva delle loro produzioni musicali arriveranno probabilmente anche ad affrontare la tremenda situazione di Gaza, utilizzando la musica non solo come strumento per amplificare le voci di chi è spesso emarginato, ma anche come messaggio di speranza e solidarietà per oggi sta vivendo, anzi morendo, in quella tremenda situazione.

Al termine ci si potrà spostare all’Ex Centrale che ospiterà Andrea Benedetti e Pablito el Drito due dj, musicisti, producer e scrittori che nelle produzioni, nei mixati e nelle pagine di politica indirettamente ce ne mettono tanta. Dalle h 19 daranno il via ad un evento multidisciplinare con la proiezione High Tech Soul, film-documentario che traccia la nascita della musica Techno a Detroit, scavando nelle radici del fenomeno, e ripercorrendo gli eventi socio-culturali della città natale. High Tech Soul si concentra sui creatori del genere (Juan Atkins, Derrick May e Kevin Saunderson) e analizza le relazioni e le lotte personali che si celano dietro quella musica.

Alle h 21 si passerà  alla presentazione del libro LaVisione Techno con cui Andrea Benedetti  ricostruisce un’altra storia di quel suono, soffermandosi sulle svolte epocali della relazione tra musica e tecnologia e sulle teorie di tanti artisti che hanno contribuito a cambiarne lo status quo oltre ogni previsione possibile.

Il volume è arricchito da una raccolta di interviste ai maggiori produttori techno di Detroit e i saggi di Francesca Borelli e Andrea Paolo Lisi. Il primo si incentra sulla necessità del dialogo fra le culture grazie alla musica e sull’analisi del delicato tema dell’appropriazione culturale nell’era digitale, mentre il secondo illustra le ragioni per cui la techno si mostra più interessata ad attualizzare gli ideali della modernità umanista e universalista, che non a esprimere valori identitari di tipo razziale o comunitario. Chiude il progetto una postfazione di Christian Zingales, geniale critico musicale di “Blow Up” e grande conoscitore del mondo techno mondiale.

Aprirà le danze il dj set vinilico di Pablito il Drito, artista nato  nella scena elettronica milanese off (centri sociali, piccoli club, squat, bar alternativi),  protagonista attivo anche della nascente scena rave italiana. Parallelamente all’attività musicale. Pablito ha coltivato la passione per la scrittura che lo ha portato a scrivere romanzi e saggi sulla scena musicale d.i.y principalmente con l’editore milanese Agenzia X. Seguirà il dj set di Andrea Benedetti leggendario produttore e membro storico del movimento techno romano,  uno dei personaggi che ha più plasmato la scena dance elettronica italiana, ricostruendola anche nei vari libri che ha scritto.

Mentre il LINK dalle h 23 ospiterà, per la prima volta in Italia, RESILIENCE, la serie di eventi ideata dall’artista elettronica palestinese Sama’ Abdulhadi per dare voce a talenti spesso marginalizzati nei media e negli spazi mainstream e promuovere la solidarietà nella scena musicale. In consolle anche YA Z AN, ingegnere elettrico di origini palestinesi con base a Berlino che unisce techno ipnotica, minimal e dub a elementi industriali, e, dalla Giordania, AYN (alias Aya Nasif), talento emergente della scena techno nonché co-fondatrice di ETM (Escape Through Music). In consolle anche il dj resident del Link Silvio Cartolano aka Kartos.

Una lunga  giornata e serata all’insegna della forza sociale e comunicativa della Techno dove, citando e remixando un passaggio del libro di Andrea Benedetti, «cercheremo di capire quali sono invece le potenzialità dei generi legati al ballo con particolare attenzione alla techno e quali sono state le motivazioni che hanno reso possibile questa rivoluzione sonora,  mettendone in luce  la portata libertaria e democratica del genere aldilà  della categoria dell’intrattenimento post lavoro in cui per anni è stata relegata».