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Traiettorie di sguardi: i laboratori per decolonizzare e rileggere le collezioni museali della città

Scritto da La Redazione il 14 maggio 2021

Scoprire, conoscere e raccontare i musei della città e il patrimonio che custodiscono attraverso sguardi, parole e storie differenti per favorire il dialogo tra culture, decolonizzando ruoli, immaginari, memorie e saperi. È l’obiettivo del progetto Traiettorie di sguardi che intende proporre ogni anno a un* scrittore/scrittrice di adottare un museo dell’Istituzione Bologna Musei e di fare da guida/conduttor* di un percorso laboratoriale all’interno del museo o nei musei prescelto/i che coinvolgerà, in via preferenziale ma non esclusiva, nuovi cittadini e giovani – seconde e terze generazioni.

Partendo dalle opere presenti nei diversi musei cittadini, punte emblematiche della storia artistica e culturale dell’Occidente, l’intento è di decostruire, decolonizzare, integrare, ricucire, favorire scambi e riflessioni tra la storia di queste opere/manufatti e le ‘altre storie’ quelle che hanno coinvolto altri paesi e altre culture.

Il primo percorso di Traiettorie di sguardi parte il 21 maggio 2021 e vedrà protagonista lo scrittore di origini iraniane Nader Ghazvinizadeh assieme a 9 altre persone: per partecipare è necessario compilare questo form (entro il 17 maggio) e garantire l’impegno per tutta la durata del percorso. Saranno accolte le prime 9 candidature che si propongono in sintonia con gli intenti del progetto.