Dal 25 al 29 maggio arriva l’ottava edizione di Treviso Suona Jazz. E non è tanto per il concertone “di cartello” al teatro comunale con l’eclettico e poliglotta (musicalmente parlando) pianista di Philadelphia Uri Caine (sabato). Non è tanto per l’interessante omaggio al grande Tony Scott da parte di un manipolo di super musicisti nostrani capitanati da Francesco Bearzatti (con Federico Casagrande alla chitarra). Sì, già questi sarebbero due motivi sufficienti per scegliere di parlarne.
Ma tutto il senso di questa manifestazione è racchiuso nelle parole del suo direttore artistico Nicola Bortolanza: «l’idea di fondo» spiega «è che il jazz debba essere un patrimonio condiviso, per ritrovarsi e ascoltare buona musica dal vivo insieme, nei plateatici, nelle strade e nelle piazze». Plain and simple. Quindi approfittatene, soprattutto venerdì, quando i locali, prima dell’imbrunire si animeranno di suoni e improvvisazione, trasformando quel gioiellino che è il centro storico trevigiano in una piccola New Orleans. Al quinto spritz potrebbe anche essere vero.