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Vâgh íñ ufézzí: l’osteria bolognese dove si paga a tempo

quartiere Santo Stefano

Scritto da La Redazione il 8 ottobre 2020
Aggiornato il 22 febbraio 2021

Era già un’istituzione in Santo Stefano, sin dal 2005, quando Mirco Carati e Antonella De Sanctis avevano deciso di aprire Vâgh íñ ufézzí, piccola osteria con sapori e piatti che fanno tanto casa della nonna. La virtù, come spesso accade, è nata però dalla necessità e dall’emergenza Covid è arrivata l’ideona: «Per sopravvivere agli effetti del Coronavirus, che per noi si sono tradotti in una drastica riduzione dei coperti (già pochi viste le dimensioni del locale che da 25/30 posti a sedere adesso ne conta 12/14), abbiamo pensato di trasformarci – racconta Mirco. Per farlo abbiamo guardato indietro, alla Bologna gastronomica dei primi del ‘900 e in particolare all’osteria Ghiton di via del Pratello in cui si mangiavano fagioli a ore con i cucchiai incatenati al tavolo per paura che li rubassero. Così, fra queste quattro mura che sono osteria da ancor prima della Seconda Guerra Mondiale, per andare avanti muoviamo un passo indietro facendo pagare il tempo che si trascorre a tavola mangiando e non quello che si consuma». Vâgh íñ ufézzí (in bolognese vado in ufficio, sottointeso: non disturbatemi!) diventa, osteria a tempo, dove un’ora costerà 18 euro a persona e per due ore si pagheranno 26 euro.

Un’ora è il minimo, spiegano, perché non è certo un fast food. «Il menù non cambierà rispetto ad oggi (i nostri piatti sono tradizionali, ma la cucina non è solo bolognese) ma da sei portate arriveremo a nove, tutte scritte per bene sui nostri classici fogli di carta paglia e tutte decise giorno per giorno in base alle materie prime che offre la stagione e per evitare di annoiarmi ai fornelli. In quel lasso di tempo si mangia e si chiede anche il bis o un’altra portata, senza limiti. Il vino è escluso. Allo scadere dell’ora prenotata i clienti devono lasciare il posto a chi viene dopo di loro. Va da sé che in tutto questo vige il rispetto delle norme anti-Covid, dall’uso delle mascherine quando ci si alza da tavola all’igienizzazione delle mani, dal distanziamento alla gestione dei prenotanti».

Vâgh íñ ufézzí è aperta tutte le sere tranne la domenica, ed è in via de’ Coltelli 9/c, tel. 051 2961446