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Zamboni53 chiude per Covid: “vendere biglietti fisici non sarà più possibile, ma l’attività continua”

Dopo nove anni lo store di via Zamboni era diventato un punto di riferimento per tutti gli amanti della musica live

quartiere Zona Universitaria

Scritto da Salvatore Papa il 9 aprile 2021

Dopo una vita passata a vendere biglietti per gli eventi, Zamboni53 Store è costretta ad abbassare le serrande per sempre. Si fa presto a comprenderne i motivi: «Il punto vendita – ci spiega Marco Panzacchi –  poteva rimanere in piedi solo con un numero di biglietti elevatissimo. Essendoci sempre stati scarsi margini di guadagno per singolo biglietto, per mantenere un posto del genere e pagare il personale bisogna vendere tantissimi biglietti fisici. In otto anni eravamo arrivati a venderne mezzo milione, ma oggi la prospettiva è completamente cambiata. La pandemia oltre che aver azzerato le vendite perché gli eventi non ci sono, ci porta comunque in un contesto di capienze ridotte, quindi sarà impossibile a tornare nell’immediato alla situazione pre-Covid. Da qui, purtroppo, la scelta di chiudere dopo 9 anni».
Ciò che non si ferma sarà però l’attività di gestione eventi, prenotazioni e prevendite: «Rimarrà la vendita online sul sito Boxerticket.it che è di nostra proprietà – continua Marco, socio dello store insieme a Giuseppe Giagnorio e Marco Caciagli – e rimarranno la gestione degli eventi e il sistema di prenotazioni anche di cose non legate agli eventi (tipo l’accettazione dei tamponi all’Unipol Arena che gestiamo da novembre scorso). Siamo poi stati accreditati da parte di Ticketone per la gestione di tutti i loro punti vendita dell’Emilia-Romagna. Possiamo dire che Zamboni53 Store non ci sarà più, ma in tutte queste cose ci sarà un po’ di Zamboni53».
Una delle tante file per i biglietti fuori dallo store
 
Nato nel 2012 dalle ceneri dell’Estragon Shop, Zamboni53 Store era diventato negli anni un punto di riferimento per tutti gli amanti della musica live«In qualche modo un biglietto riuscivamo a trovarlo sempre e, se non succedeva, potevi uscire da lì con un consiglio sulle giuste tempistiche per evitare i sold out o su come e dove comprare per evitare truffe o altro.  Fra i tanti ricordi c’è anche quello dell’ultimo biglietto venduto da me a fine febbraio 2020. I contagi aumentavano già, ma nessuno di noi avrebbe mai immaginato a cosa stavamo per andare incontro. Era un biglietto per il Firenze Rocks e il ragazzo che lo comprò mi chiese: “ma non è che salteranno i concerti in estate vero?” Io gli sorrisi dicendo:” spero proprio di no, altrimenti sai noi che fine facciamo?“ Ieri abbiamo svuotato il negozio ed è stato un bel colpo al cuore».