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ZERO MANIA: come suona via Sant’Isaia

Una playlist di Mancha in collaborazione con Collettivo HMCF

quartiere Porto

Scritto da Mancha il 9 novembre 2020

SantʼIsaia è stata per me una svolta allʼinterno di una vita monotona e che al tempo mi stava molto stretta. Non ho avuto la fortuna/sfortuna di vivere e crescere nel centro di Bologna. Sono un ragazzo di provincia a cui la provincia non piaceva. Finite le scuole medie ho deciso di andare a scuola nel centro storico, alle Laura Bassi, liceo che distava più di unʼora e mezza di bus da casa mia e che mi costringeva ad alzarmi tutte le mattina alle 5.30. Il fatto che tutte le mattine mi catapultavo in una dimensione diversa da quella che ero abituato a vivere mi dava anche una certa voglia di alzarmi la mattina, arrivare in via San Felice con il 651 e camminare fino a SantʼIsaia attraversando il Pratello, saltando la prima ora almeno 2/3 volte la settimana per fermarsi al parchetto con gli amici, oppure a fare colazione al bar di fiducia. Questa distanza, e questi lunghi viaggi che facevo allʼandata, ma anche al ritorno, davano spazio ad una solo cosa: musica, sempre e solo musica. Mi rendo conto solo ora che se non avessi passato tutto quel tempo sugli autobus ad ascoltare, tempo che una volta reputavo perso, probabilmente non avrei il bagaglio culturale musicale che mi porto dietro ora.

MANCHA è staccato, lineare, identificativo e con un sacco di luoghi da farci scoprire. Enfant prodige di un luogo ancora non identificato. Per molti proviene dagli Stati Uniti per via del suo funk, per altri invece dalle sottoculture Jazz delle grandi città, non si definisce figlio del rhythm&blues perché ha uno scudo future techno non indifferente. Ancora non sappiamo da dove proviene, ma suona tutto per davvero, produce e canta; delicato ma pur sempre muscolare è lʼevoluzione contemporanea dei grandi del passato e allo stesso tempo, lʼevoluzione nostalgica dei grandi del presente.

Collettivo HMCF è un gruppo di persone che scrive, disegna, fa musica o semplicemente pensa. Luogo di contaminazione, hub creativo, management e molte altre amenità legate al mondo della musica contemporanea ma soprattutto al futuro.