Dopo i due appuntamenti di IMAGO il cortile del Museo Civico Medievale si è aperto anche alle Medieval KNights, sei progetti live in tre serate grazie alla collaborazione fra Ombre Lunghe, Maple Death Records e lo stesso IMAGO. Ospiti del primo appuntamento, il 20 giugno scorso, sono stati Mudwise e Bienoise. Quest’ultimo fresco di esperienza alla Red Bull Music Academy di Tokyo, ha portato a Bologna la sua nuova uscita per Concrete rec. a cavallo fra soundtrack music, IDM e noise.
Proprio a Bienoise abbiamo, quindi, chiesto di commentare cinque video, non necessariamente brani musicali, che hanno ispirato le sue produzioni recenti. “Non è una playlist – ci dice -, ma un insieme di influenze che possono spiegare l’album che presenterò il 20 – Small Hopes of Common People, edito da Concrete Records”.
Oneohtrix Point Never + Jon Rafman – Still Life (Betamale)
Ci sono artisti che abbracciano lo zeitgeist per motivi estetici, ed altri che lo incarnano anche nei suoi risvolti più spaventosi. Trovo che Daniel Lopatin abbia capito moltissime cose sull’arte e la società di oggi.
Andreas Gursky – Ein Portrait
Non lo cito solo per l’amore verso l’opera di Gursky: è la sigla, l’atmosfera da “sono le quattro del mattino e sto imparando delle cose dalla TV” che ispirano tantissimi miei brani.
Peter Brötzmann – Lonely Woman
La morte di Ornette Coleman mi ha scosso terribilmente, ed è noto il mio amore per questo brano. Ero incerto sulla versione da condividere, se questa o quelle di Otomo Yoshihide: alla fine non importa, la potenza del tema rimane intatta.
William Basinski – Disintegration Loop 1.1
Chiunque abbia ascoltato la mia Themology ha colto le influenze di Basinski su ciò che faccio – spesso meno didascaliche, ma sprone a scartare ogni idea che non comunichi tutto con efficacia ed economia.
Four Tet & Burial – Moth
Un solo brano ballabile, sempre parlando di economia ed efficacia. Un disco che ascolto una sola volta all’anno.