Se si potesse riavvolgere il tempo, come con un videoregistratore in vhs, forse l’Isola del Lazzaretto Nuovo sarebbe un ottimo punto di osservazione per osservare la nascita di Venezia e prima ancora l’andirivieni delle genti che hanno popolato la laguna fin dai tempi antichi. Quest’isola, a nord di Sant’Erasmo, oggi fa parte del circuito museale cittadino. Storia recente: nel marzo del 2015 l’Agenzia del Demanio ha consegnato il bene al comune. Dal 2001 le associazioni “Ekos Club” e “Archeoclub Italia” sono impegnate nella tutela e nella salvaguardia dell’isola. Storia nei secoli, dei secoli: alcuni reperti testimoniano che l’isola era abitata fin dall’età del bronzo. Probabilmente era presidiata in epoca romana, come punto strategico della tratta Ravenna-Altino. L’antico nome, del 1015, fu “Vigna Murada”, all’epoca era circondata da saline. La funzione di “lazzaretto” fu istituita nel 1468, per prevenzione dei contagi e per la quarantena delle navi che arrivavano dai vari porti del Mediterraneo. Napoleone e l’impero austroungarico utilizzarono l’isola per scopi militari.
L’isola è visitabile, con percorsi storici e naturalistici, tutti i sabato e domenica dal 6 aprile al 27 ottobre: sono previste visite guidate la mattina alle ore 9.45 e il pomeriggio alle ore 16.30 (in corrispondenza dell’arrivo dei vaporetti Actv Linea 13: partenza da Venezia-Fondamente Nuove alle 9.25 e alle 16.05, da Treporti alle 9.25 e alle 15.25).