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Ex Woodpecker

Zero qui: Ammira un pezzo di architettura della notte

Foto di Alessandro Lontani

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Ex Woodpecker Via Nullo Baldini,
Milano Marittima

Visto dall’alto sembra quasi una creazione paranormale ispirata ai cerchi nel grano degli alieni. Invece una spiegazione “razionale” c’è e la fornisce il suo architetto faentino Filippo Monti: “Partii come per gioco e dissi: facciamo un cerchio, facciamo affiorare l’acqua e ci mettiamo i coccodrilli”. L’idea dei coccodrilli venne abbandonata, ma tutto il resto prese forma in una zona isolata tra i campi di Cervia, che avrebbe poi accolto il trasloco del dancing Woodpecker, diventato troppo rumoroso per il centro abitato di Milano Marittima. Nacque così nel 1966 il nuovo Woodpecker, un cratere circondato da un’alta duna con all’interno una piattaforma rivestita in marmo giallo di Siena “ritagliata” su laghetti circolari e una grande cupola in vetroresina che copriva la pista da ballo. Eccezionale, purtroppo non quanto la sua fortuna che andò in breve tempo scemando (qualcuno dice a causa delle troppe zanzare) fino al fallimento. Un reperto di incredibile bellezza (sulla superficie interna della cupola oggi c’è una bellissima opera di Blu) per anni in mano al degrado e ai rave e di recente recuperato, anche grazie ad alcuni eventi dell’associazione MAGMA che organizza il Modulo Fest. In attesa di un’assegnazione tramite bando e conseguente riqualificazione (speriamo nulla di trash), rimane un luogo imprescindibile della vacanza romagnola.

Nel 1984
Nel 1984
Com'era
Com’era