La Locanda Pomarancio si trova in uno di quei borghi che ci fanno sentire così felici di essere italiani. Tra le campagne e le colline romagnole nel borgo medievale di Mondaino, sorge questo B&B con cucina gestito da due giovani fratelli bolognesi. Costanza vi accoglie, è la locandiera perfetta, mentre in cucina il fratello Niccolò gioca con i piatti della tradizione e i prodotti del territorio in maniera creativa e innovativa (grazie anche ai suoi passaggi in cucine come quelle di Daniel Canzian ed Eugenio Roncoroni a Milano). La Locanda Pomarancio è uno di quei posti che gli inglesi ci invidiano, gli americani sognano e che noi troppo spesso dimentichiamo. L’ambiente è fedele e rispetta l’architettura del luogo: pareti in pietra, pavimenti in cotto, arredi originali in stile contadino, per un’intervento di ristrutturazione che non stravolge lo spirito del luogo. Qui tutto è fatto in casa. Se siete ospiti della locanda a colazione vi aspettano marmellate, dolci (anche senza glutine e vegan), pane tutto fatto in casa. Le farine e il miele provengono da produttori locali e le verdure dall’orto dietro la Locanda. Inutile ribadire concetti tanto stuprati come stagionalità e km zero. A cena – solo su prenotazione – si predilige il pesce dell’Adriatico (scordatevi tonno e salmone), varietà di selvaggina e cacciagione come la beccaccia e il capriolo, formaggi e in autunno tartufi e funghi.
L’ultima volta Nicolò mi ha fatto provare Profondo: un souffle al formaggio di fossa, mousse al sedano rapa, carpaccio di topinambur e zenzero. Tutti ingredienti che nascono nel sottosuolo, come tuberi e il famoso formaggio. Durante l’estate passate qui durante il Palio del Daino, rievocazione medievale nel centro storico e fermatevi da Costanza e Niccolò. Non tornerete più indietro.
Martina Di Iorio