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A me gli occhi

Le istituzioni museali, i centri espositivi, le gallerie reclamano la nostra attenzione offrendo, in cambio, un tesoro di storia e spirito contemporaneo

Scritto da Naadir Sanudo il 8 febbraio 2021

Nel giro di una settimana Venezia è cambiata. No, non sono tornate le orde di turisti con il pranzo al sacco accompagnati dai giganti del mare. Ma qualcosa è successo: hanno riaperto i musei, o stanno per riaprire, alla chetichella, non tutti. Sono state inaugurate molte mostre in diversi luoghi del centro storico. Venezia, proprio nella settimana del Carnevale (il Carnevale che non c’è), continua ad offrire la sua atmosfera sospesa surreale da lockdown. Al netto degli assembramenti e della movida del fine settimana che piace raccontare ai giornali, la città ci sta regalando spazi inediti, opportunità. ZERO vi assiste: dopo il nostro decalogo per giorni arancioni,  questo è un piccolo riepilogo delle cose che ci sono in giro: cose concrete, analogiche, vere, con una spolverata digitale, perché ormai abbiamo capito che non se ne può più fare a meno.

PALAZZO GRASSI
Avrebbe dovuto essere una delle mostre “di cartello” del 2020 a Venezia, quella del magico Henri Cartier-Bresson. Per chi se la fosse persa c’è l’opportunità di visitare la mostra, intitolata “Henri Cartier-Bresson. Le Grand Jeu” e la contestuale “Youssef Nabil. Once Upon a Dream” nello spazio “lampo” di sei giorni: ogni giovedì e venerdì sino a venerdì 26 febbraio. L’ingresso è gratuito per tutti. Il termine delle mostre, inizialmente previsto al 20 marzo 2021, è stato anticipato per permettere l’immediato avvio del disallestimento e il conseguente svolgimento degli interventi già preventivati di manutenzione straordinaria del Palazzo. In vista della riapertura Palazzo Grassi, in versione social, regala agli appassionati anche una sorta di warm-up digitale della mostra. Ai cinque curatori si aggiungono ora sei narratrici, tutte italiane, tutte legate alla casa editrice veneziana Marsilio: da venerdì 5 a mercoledì 10 febbraio 2021 con “Masterset Stories. Racconti in tre righeAnnalisa De Simone, Federica Sgaggio, Gaja Cenciarelli, Elisa Fuksas, Ginevra Lamberti, insieme a Chiara Valerio, pubblicano sul profilo instagram di Palazzo Grassi brevi flash narrativi ispirati dalle foto della collezione. Eccone un assaggio, fresco fresco.

COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM
Anche in questo caso la data è quella dell’11 febbraio, giovedì. Dopo 98 giorni di chiusura la Collezione Peggy Guggenheim riapre finalmente le porte al pubblico i giovedì e i venerdì dalle 10 alle 18. L’accesso sarà esclusivamente su prenotazione online, effettuabile sul sito guggenheim-venice.it, e sarà contingentato per fasce orarie nel rispetto della normativa per il contenimento del Covid-19. Questa riapertura è un’ottima occasione per tornare a visitare i capolavori della collezione permanente, in contatto diretto con la magia enigmatica delle tele di René Magritte, con il mistero assoluto delle opere di Jackson Pollock, con l’imponente presenza dei lavori di Emilio Vedova e molto altro ancora. Anche qui, digitale e analogico, si incontrano, anzi non hanno mai smesso di rincorrersi. Nel corso di questi mesi di chiusura, la Collezione Peggy Guggenheim ha continuato a dialogare a distanza con il proprio pubblico grazie alle molte attività social e digital, come il corso online di storia dell’arte “L’Arte è Vita” e i workshop del progetto per gli under 25 “SuperaMenti”, ideato dal museo insieme a Swatch Art Peace Hotel. Ora però è tempo di tonare a vivere l’arte e la cultura in persona.

Collezione Peggy Guggenheim, foto Matteo De Fina.

GALLERIE DELL’ACCADEMIA
La riapertura è prevista già per oggi, lunedì 8 febbraio. Anche in questo caso c’è un motivo in più per visitare il tempio dell’arte legata alla scuola veneta dal ‘300 in avanti: fino al 21 febbraio i visitatori potranno infatti scoprire uno dei capolavori assoluti della pittura rinascimentale, la Sacra Conversazione con i santi Caterina e Tommaso di Lorenzo Lotto del 1526/28. «Le Gallerie dell’Accademia ripartono così con questa occasione imperdibile» ha commentato il direttore Giulio Manieri Elia «accogliendo il pubblico con un capolavoro di somma bellezza, una elegia campestre in un paesaggio idilliaco, una pausa sotto l’ombra di un albero, prima di riprendere il cammino, un’immagine di rara intensità e di confortante ristoro come solo l’arte, soprattutto di questa eccezionale qualità, può permettere».

Foto Luca Zanon, courtesy©GA-AVE, Archivio Fotografico, 2020 – su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Gallerie dell’Accademia di Venezia

MUSEI CIVICI
Travolti dalle polemiche per la chiusura decisa fino ad aprile, i Musei Civici veneziani provano a dare un segnale. Sono stati annunciati quattro giorni di apertura per Palazzo Ducale e Museo Correr. Da marzo sono previste nuove aperture per Museo del Vetro a Murano, Galleria Internazionale d’Arte Moderna a Ca’ Pesaro e Museo di Storia Naturale Giancarlo Ligabue. Questi gli orari: Palazzo Ducale sarà aperto giovedì 11 e venerdì 12 febbraio dalle 11 alle 20, lunedì 15 e martedì 16 dalle 11 alle 19. Museo Correr negli stessi giorni dalle 12 alle 18.

LE STANZE DEL VETRO
Fino al 12 marzo è possibile ammirare dal vivo la monumentale installazione “Laguna Murano Chandelier” dell’artista americano Dale Chihuly, ospitata sull’Isola di San Giorgio Maggiore all’interno della Sala Carnelutti della Fondazione Giorgio Cini. La mostra completa Venezia e lo Studio Glass Americano continua ad essere accessibile in modalità digitale grazie al virtual tour 3D.

Dale Chihuly, Laguna Murano Chandelier, installation views, ph. Enrico Fiorese

LE GALLERIE
Non finisce qui: nell’ultima settimana, oltre ad essere inondata dai comunicati stampa delle principiali istituzioni museali veneziane, la nostra mail di redazione ha registrato anche un brulicante attivismo sul fronte delle gallerie. Una vernice al giorno o quasi, con decine di artisti da scoprire tra un sestiere e l’altro. Ecco un breve sunto.

PALAZZO GRIMANI
È aperto dal 3 febbraio: dal mercoledì al venerdì, dalle ore 10 alle 19 con ultimo ingresso alle 18.30. È previsto un ingresso ridotto a 6€, fermo restando le gratuità di legge e l’ingresso a 2€ per i cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra 18 e 25 anni. È possibile visitare la mostra “Domus Grimani 1594 – 2019. La collezione di sculture classiche a palazzo dopo quattro secoli”, curata da Daniele Ferrara, direttore del Polo museale del Veneto e Toto Bergamo Rossi, direttore di Venetian Heritage, e la mostra “Forme dell’arte buddhista. Opere della donazione Finzi Guetta al Museo d’Arte Orientale”.

MUSEO EBRAICO
Il Museo ebraico di Venezia, attualmente oggetto di restauro, è stato riallestito in un Museo Temporaneo che offre una significativa scelta della straordinaria collezione di antichi oggetti rituali, un percorso dedicato alla storia del ghetto di Venezia e ai fondamentali momenti della vita ebraica come la nascita e il matrimonio, il ciclo delle maggiori festività ebraiche. Le aperture in programma questa settimana sono giovedì 11 febbraio dalle 11,00 alle 18,30 e venerdì 12 febbraio dalle 10,00 alle 15,30. Previa prenotazione, tutti i giorni in cui la legge lo permette, saranno attivabili le seguenti visite guidate: visita al museo e alle sinagoghe Spagnola e Cohanim; visita alla sinagoga Italiana; visita al giardino segreto della scola Spagnola, visita all’antico cimitero ebraico (fine XIV secolo) e al nuovo (XVII secolo) dove riposano importanti personaggi della Venezia ebraica di un tempo, quali il famoso rabbino Leon da Modena o la poetessa Sara Copio Sullam.

FONDAZIONE QUERINI STAMPALIA
Da domani, martedì 9 febbraio, il museo, l’area Scarpa con giardino (inserita nella nostra imperdibile guida) e la collezione Intesa Sanpaolo tornano accessibili al pubblico. La fondazione apre dal martedì al venerdì, dalle 14 alle 18, su prenotazione e con biglietto ridotto, per tutti. È possibile visitare anche “C’era una volta la peste. Venezia e le misure di contenimento del morbo tra ‘500 e ‘600”, mostra documentaria negli spazi della Biblioteca in prorgramma fino al 2 maggio 2021.

PALAZZO FRANCHETTI
A due passi dall’Accademia, dall’altra parte del ponte, qui è protagonista il ‘900. Le visite sono possibile su appuntamento prenotandosi via mail con almeno 24 ore di anticipo, nei giorni di lunedì (dalle 10 alle 13), mercoledì (dalle 15 alle 18) e venerdì (dalle 10 alle 18). Costo biglietto: 5 €

©ACP – Palazzo Franchetti | Il Novecento a Palazzo Franchetti / The XX Century at Palazzo Franchetti Installation view