Dall’11 al 31 ottobre torna per la seconda edizione il festival realizzato dal Teatro Comunale, Bologna Modern. Il focus è sulle musiche contemporanee che in questo caso non sono “riserve di caccia per addetti ai lavori”, come specifica il sovrintendente Nicola Sani, ma terreno di scoperta per un pubblico eterogeneo seppur desideroso di conoscere. Così, gli appassionati di lirica potranno avvicinarsi ai suoni elettronici e viceversa tra concerti in esclusiva e opere in prima assoluta.
Da qui le collaborazioni che attraverseranno il festival portando dentro il proprio sguardo e, si spera, il proprio pubblico.
Vedi AngelicA che il 18 ottobre presenta un Requiem in memoria di Mario Zanzani – fondatore dello stesso festival insieme a Massimo Simonini – al quale parteciperanno Heiner Goebbels (nella doppia veste di compositore ed esecutore), Ermanno Cavazzoni, Gianni Gebbia, Vincenzo Vasi e Valeria Sturba, la voce armonica di Anna-Maria Hefele e il Coro di Voci Bianche del Teatro Comunale, preparato da Alhambra Superchi.
O Xing, artefice dei tre appuntamenti con il compositore di linguaggi e voce elettronica Alessandro Bosetti nel Foyer Respighi intitolati “Trittico: trova il soggetto” (16, 24 e 27 ottobre ore 18.00) ai quali seguiranno, nelle stesse serate, i live act curati invece dal giornalista Piefrancesco Pacoda rispettivamente con Bruno Bellissimo, K-Conjog e Jolly Mare.
Spazio anche all’Halloween Night di roBOt Festival (31 ottobre) e all’emotional deep-tech house del produttore, cantante e polistrumentista di base a Berlino, Sailor & I (21 ottobre), live curato dalla neonata associazione culturale Monkey Program che curerà una parte della direzione artistica, il bar e alcuni allestimenti con il supporto de Il Vivaio La Bastia e gli arredi di Freak Andò.
Allargando le maglie del “contemporaneo” si arriva anche al recital “Piano Solo” del noto Stefano Bollani con un repertorio che va dal classico al jazz (il 22 ottobre) o alla nuova edizione di TEDx Bologna, intitolata “Inimmaginabile” e dedicata alle riflessioni sui grandi temi economici, etici e sociali della società (21 ottobre).
Queste le deviazioni, ma c’è anche un fitto programma che si compone di opere liriche e sinfoniche: il dittico Medea | Medeamaterial, che inaugura il festival l’11 e 12 ottobre e vede affiancati l’atto unico composto da Georg Benda nel 1775 e l’opera del francese Pascal Dusapin (uno dei principali compositori di oggi) del 1992 con la regia firmata dalla regista australiana Pamela Hunter; all’opera compositiva di Azio Corghi, in occasione del suo ottantesimo compleanno, è invece dedicato l’evento conclusivo del Festival (31 ottobre – Oratorio San Filippo Neri); Philippe Auguin, sul podio dell’Orchestra Giovanile Italiana, propone pagine di Richard Wagner e Anton Bruckner insieme al Concerto per violino e orchestra di Erich Wolfgang Korngold, con Michael Barenboim solista (16 ottobre); l’Orchestra del Comunale, rispettivamente diretta da Daniel Smith, in un programma con brani di Olivier Messiaen, Witold Lutosławski e Dmitrij Šostakovič nella Sala Bibiena del Teatro (20 ottobre) e da Tonino Battista che, nella Basilica di San Petronio, propone musiche di Arvo Pärt, Giacinto Scelsi, Tristan Murail e Philip Glass (28 ottobre).