Bologna rientra tra i comuni beneficiari dei contributi del PNRR per gli anni 2021-2026 da destinare ad investimenti in progetti di rigenerazione urbana. In particolare 20 milioni di euro saranno destinati a Villa Aldini, Teatro Comunale ed ex Parcheggio Giuriolo.
Per quanto riguarda il Teatro Comunale e l’ex parcheggio Giuriolo i finanziamenti consentiranno il completamento di progetti già avviati.
Ad occuparsi del Teatro Comunale sarà l’architetto Luigi Orioli, vincitore del concorso indetto dal Comune, in collaborazione con Fondazione Teatro Comunale, Fondazione per l’Innovazione Urbana, Fondazione Rusconi e Ordine degli Architetti di Bologna.
«Via del Guasto – aveva dichiarato Lepore, all’epoca assessore alla Cultura – verrà allargata e diventerà una piazza per le famiglie, i cittadini, gli studenti, i lavoratori del Teatro e dell’Ateneo. Il Teatro Comunale Bologna avrà invece una nuova facciata contemporanea ed elegante, una nuova sala prove e auditorium. La cosiddetta fabbrica del Teatro sarà liberata dagli impianti vetusti e al loro posto verrà una terrazza e un ambiente che accoglierà un caffè e una vetrata che permetterà d vedere gli artisti mentre provano».
Qui qualche rendering, con una prospettiva da via del Guasto.
L’ex parcheggio Giuriolo a Corticella (via Giuriolo 3) diventerà, invece, un nuovo polo dedicato al patrimonio cinematografico e alla memoria cittadina. Una nuova casa per l’Archivio film della Cineteca di Bologna (circa 80 mila titoli filmici, e fondi di immenso valore storico per il cinema italiano e mondiale e per la fotografia), e per il laboratorio di restauro L’Immagine Ritrovata. Nuovi spazi che si apriranno anche al pubblico, con la presenza di una sala cinematografica, un’area per proiezioni all’aperto nella stagione estiva, aule studio dedicate alla formazione.
La struttura sarà costruita con criteri di basso impatto ambientale (attraverso un intreccio di fattori come la ventilazione, la doppia pelle, l’impianto fotovoltaico, lo sfruttamento di energia geotermica). Il progetto prevede l’uso di fonti di energia rinnovabile pari al 68% del fabbisogno annuale e una sostanziale autosufficienza energetica per la stagione estiva.
Villa Aldini dovrebbe infine diventare “un polo culturale ed educativo a contatto con la natura, con attività fortemente legate alla sostenibilità ambientale, alla valorizzazione dei beni e alle attività culturali”. Quindi una scuola nel bosco e uno spazio polifunzionale per mostre, installazioni, residenze ed eventi.