Online per resistere: così BilBOlbul sceglie comunque di esserci, non solo come festival, ma come comunità culturale del territorio. Uno spazio di incontro, necessariamente virtuale, che rimane fedele alla propria vocazione “politica” intesa non come militanza, ma come presa di posizione dichiarata attraverso l’indagine sugli autori e i temi del fumetto contemporaneo. Il filo rosso che attraversa il programma di quest’anno, dal 27 al 29 novembre, è il corpo: corpo erotico, comico, non conforme, fluido e politico – appunto. In un momento di “assenza” dei corpi, BilBOlbul sceglie di riscoprirne la varietà e l’importanza attraverso la loro rappresentazione artistica affidandosi a voci nella quasi totalità femminili.
Le tre mostre previste sono state rimandate a fine primavera (se tutto va bene), rimangono quindi gli incontri che saranno trasmessi sul sito www.bilbolbul.net e sui canali YouTube e Facebook.
Il manifesto dell’edizione 2020 è stato realizzato da Émilie Gleason, Premio Rivelazione ad Angoulême 2019 per il suo graphic novel Ted, un tipo strano (che l’autrice presenterà domenica 29 novembre alle ore 15.30 online), storia di un ragazzo affetto da disturbo dello spettro autistico alle prese con la vita di tutti i giorni, che uscirà in edizione italiana per Canicola in occasione del festival.
Si parte il 27 novembre alle h 15 con “Sogliole e cowboy”, alla scoperta del lavoro del lavoro della danese Rikke Villadsen insieme allo scrittore Giorgio Vasta; a seguire, alle h 16, Tommi Parrish, rivelazione del fumetto statunitense con il suo “La bugia e come l’abbiamo raccontata”, che uscirà per Diabolo Edizioni nella sua versione italiana, dialoga con Martina Testa, già direttrice editoriale di minimum fax.
All’esplorazione dei corpi è dedicata anche la giornata di sabato 28 novembre che ospiterà anche figure “esterne” al fumetto come la saggista Maria Nadotti per l’incontro “Dall’autorappresentazione del corpo alla sua cancellazione” o la scrittrice e traduttrice di Chthulucene di Donna Haraway, Claudia Durastanti, con una riflessione sul ruolo del corpo nella fantascienza femminile; poi Anke Feuchtenberger e Alice Socal in un confronto generazionale; Alex Bodea, Max Baitinger ed Émile Gleason in “Contro i bordi. Corpi, spazi e confini nel nuovo fumetto comico”; la spagnola Ana Galvañ che ha portato nuova linfa al genere della fantascienza a fumetti; e Nicoz Balboa con i suoi lavori saldamente radicati nella tradizione del discorso lgbtq e femminista.
Quella che avrebbe dovuto essere la giornata conclusiva, domenica 29 novembre, diventa invece l’inizio di “BBB continua”, un ciclo di interviste che proseguiranno online fino a gennaio a cadenza settimanale sui canali del Festival, con gli autori e le autrici di alcuni dei migliori graphic novel usciti in Italia nel 2020, ovvero la stessa Gleason, Sara Menetti (Pregnancy Comic Journal, Feltrinelli), Armin Barducci (Tales of an imaginaryDead Man, Eris Edizioni), Antonia Kühn (La radura, Diabolo), Jesse Jacobs (Crawl Space, Eris Edizioni), e l’esordiente Miguel Vila (Padovaland, Canicola).