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Il museo dei tarocchi (l’unico in Italia) sull’appennino bolognese

Scritto da La Redazione il 15 dicembre 2025

Negli ultimi anni i tarocchi sono usciti definitivamente dal recinto dell’occulto per entrare in territori nuovi: arte contemporanea, design editoriale, pratiche di introspezione, cultura pop. Li troviamo nei libri illustrati, nei mazzi d’autore, nelle mostre, nei feed Instagram e nei workshop che parlano più di identità e immaginario che di divinazione. È dentro questa rinnovata attenzione – più culturale che esoterica – che acquista un senso particolare il Museo Internazionale dei Tarocchi di Riola, l’unico in Italia.

Il museo si trova a Riola di Vergato, nell’Appennino bolognese, ospitato in una casa rurale del XVII secolo. Fondato da Morena Poltronieri ed Ernesto Fazioli, ricercatori e studiosi del simbolismo, il museo custodisce una collezione vastissima di mazzi provenienti da tutto il mondo: edizioni storiche, carte rare, produzioni contemporanee e creazioni d’artista realizzate con tecniche che spaziano dalla pittura alla grafica, dalla scultura al collage. Il loro obiettivo è sempre stato raccogliere, studiare e raccontare i tarocchi come linguaggio simbolico e artistico, prima ancora che come strumento divinatorio.

Il percorso espositivo è un viaggio dentro l’evoluzione visiva dei tarocchi che qui diventano archivi di immaginari, mappe simboliche che parlano di archetipi, miti, narrazioni collettive. Mazzi tematici, reinterpretazioni moderne, studi iconografici e materiali editoriali raccontano come queste immagini abbiano attraversato secoli, culture e linguaggi, adattandosi a contesti storici e sensibilità diverse.

A rendere il Museo dei Tarocchi qualcosa di più di una collezione è la sua natura di laboratorio culturale. Visitabile su prenotazione, il museo è anche sede di mostre temporanee, pubblicazioni, collaborazioni con artisti e studiosi internazionali, seminari e convegni che mettono in dialogo tarocchi, arte, filosofia, psicologia e cinema. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato il convegno “Alfabeti – L’architettura del sapere… da Bologna verso il mondo”, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, nel quale i tarocchi sono diventati una chiave di lettura per il cinema di Ingmar Bergman.

Accanto al museo opera anche l’Accademia di Studi Ermetici, nata come naturale estensione del lavoro di ricerca portato avanti da Poltronieri e Fazioli. L’Accademia è uno spazio di formazione e confronto che riunisce studiosi, artisti e appassionati intorno ai linguaggi simbolici, all’arte, alla psicologia e alle tradizioni ermetiche occidentali.

Tutte le info e gli aggiornamenti su www.museodeitarocchi.com