Cellule che si autorigenerano fuori dal corpo umano, tecnologie di hackeraggio della riproduzione e Intelligenze Artificiali in rivolta: riparte dall’immaginario post umano descritto da Mary Shelley la nuova stagione del Teatro Arena del Sole / Moline che riapre il 13 e 14 ottobre 2023 con il debutto di Frankenstein (a love story) dei Motus. Lo spettacolo scritto da Ilenia Caleo, con Silvia Calderoni, Alexa Sarantopoulou e lo stesso Enrico Casagrande, affronta il tema della mostruosità nel confine tra vivente e non vivente, composizione e decomposizione, carne e corpo artificiale.
Mondi possibili che il teatro porta in scena con l’ambizione di trasformare il reale, di immaginare – come suggerisce il titolo della nuova programmazione di Emilia Romagna Teatro ERT – “un nuovo cielo e una nuova terra“.
Sotto la guida artistica di Valter Malosti, da ottobre a maggio saranno 41 gli spettacoli che arriveranno a Bologna, di cui 15 produzioni.
Tra questi impossibile non notare l’esordio alla regia teatrale di Nanni Moretti, dal 31 ottobre al 5 novembre, con Diari d’amore, lavoro tratto dal testo di Natalia Ginzburg che esplora i valori e i costumi cari alla società borghese con lo sguardo ironico e sarcastico tipico del regista affidato a un cast di grandi attori tra i quali compaiono Valerio Binasco e Daria Deflorian.
Tornano a Bologna anche Pippo Delbono e Toni Servillo: il primo dal 14 al 17 dicembre con Amore, spettacolo che parte dal Portogallo per uno struggente poetico viaggio di musica e poesia, tra culture diverse, storici compagni e grandi solisti del fado; Servillo, dal 10 al 14 gennaio con Tre modi per non morire – Baudelaire, Dante, i Greci, un viaggio attraverso le parole di alcuni grandi poeti.
Tra i grandi ospiti internazionali c’è poi il maestro greco Theodoros Terzopoulos: dal 15 al 18 febbraio nel suo Aspettando Godot il dramma beckettiano diventa una lente per leggere e interpretare il presente con una vicenda ambientata in un futuro molto prossimo in rovina in cui tutte le ferite attuali e passate appaiono acuite.
Agli amanti della musica industrial segnaliamo, invece, la collaborazione tra ErosAntEros e la band slovena Laibach per la rilettura di Santa Giovanna dei Macelli di Bertolt Brecht, dal 18 al 21 aprile, tra economia, speculazione finanziaria e sfruttamento dei lavoratori.
Dal mondo del clubbing arriva invece Steve Pepe che insieme a Iva Stanisic cura le musiche de La mano sinistra di Industria Indipendente, uno studio-scenario sulla magia come tecnica di un’altra conoscenza con Silvia Calderoni, a Bologna il 3 e il 4 maggio.
E, ancora: Nottuari di Fabio Condemi, ispirato ai racconti horror di Thomas Ligotti, maestro del genere weird e abile manipolatore di fantasmi e paure (9-14 aprile), la seconda edizione del focus di drammaturgia fisica Carne curata da Michela Lucenti (con Balletto Civile, Emilia Verginelli, Hannes Langolf, Saburo Teshigawara e altri/e), Il Ministero della Solitudine de lacasadargilla (16-19 novembre), Ascanio Celestini con L’asino e il bue (26-28 dicembre), Valter Malosti con Antonio e Cleopatra (17-21 gennaio), Kepler-452 con Il capitale. Un libro che ancora non abbiamo letto (23 gennaio – 4 febbraio), Filippo Timi con Scopate sentimentali – esercizi di sparizione (24-25 febbraio), Stéphane Braunschweig con La vita che ti diedi (9-12 aprile).