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Miles Davis, Johnny Cash, Yo-Yo Ma, Enrico Rava: i film ”musicali” di Biografilm 2016

C'è anche un secret screening in collaborazione con roBOt Festival

Scritto da Matteo Cortesi il 31 maggio 2016
Aggiornato il 5 luglio 2016

Anche quest’anno Biografilm mette in primo piano il binomio musica–immagini. La sezione Biografilm Music rinsalda il collegamento tra la settima arte e l’universo delle sette note, rendendo evidente quanto l’uno sia inscindibile dall’altra (o viceversa). Come nel 2015, un esclusivo secret screening in collaborazione con roBOt Festival (venerdì 10 giugno alle h 18 e alle h 22 al Cinema Arlecchino) riservato ai soli possessori di tessera Biografilm Follower aprirà le danze – è proprio il caso di dirlo. Lo scorso anno fu la seconda proiezione mondiale di Amy; lecito aspettarsi per il 2016 un evento dalle stesse proporzioni e oltre.

Più che sufficiente a saziare tutti i palati, in ogni caso, quel che già si conosce: a partire da Enrico Rava. Note Necessarie, viaggio che interseca vita e opere del trombettista triestino tra le massime autorità di ogni tempo con una ricognizione nella storia del jazz, genere di cui più di tanti altri puoi avere sentito parlare, ma se non è nella tua testa non lo sai. Corollario domenica 12 giugno: concerto di Enrico Rava al Bio Parco. L’occasione per vedere e sentire dal vivo questa faccenda.

rava

Stesso strumento, altre storie: in Miles Ahead (anteprima italiana), Don Cheadle porta in scena il ritorno dell’uomo nel 1979 dopo un “lost weekend” durato cinque anni. Caduta e (ri)ascesa di uno tra i più grandi doni all’umanità quando si parla di musica, non importano i gusti personali: non può dire di avere ascoltato qualcosa (qualsiasi cosa) chi non abbia sentito almeno una nota suonata da Miles Davis.

 

Stesso discorso, cambia lo strumento: Yo-Yo Ma è per il violoncello qualcosa di molto vicino al concetto di mano di Dio. The Music of Strangers racconta del Silk Road Ensemble, collettivo formato e portato avanti nel nome della forza universale della musica, dove gli strumenti sono incredibili almeno quanto le storie di vita dietro a chi li suona.

 

Johnny Cash è già stato portato sullo schermo, più volte (oltre a essercisi portato da solo: dalla puntata di Colombo a voce narrante nei Simpson e nel radicale The Hunted – La Preda); ma per We’re Still Here è speciale. Il regista Antonino D’Ambrosio torna sui suoi passi e chiude il conto lasciato aperto nel precedente A Heartbeat and a Guitar: Johnny Cash and the Making of Bitter Tears, offrendo un ulteriore approfondimento su uno dei più grandi dischi americani mai incisi. Per la musica, quel che Spoon River è per la letteratura.

 

Dal MEI spunta invece Rotte Indipendenti, quattro documentari realizzati per il ventennale del Meeting delle Etichette Indipendenti, sull’underground di quattro città: Bologna, l’avanguardia culturale; Torino, le contraddizioni di una città industriale trasformata; Roma, l’asprezza di una città autoreferenziale; Milano: centro di grande visibilità mediatica.

 

E ancora Backstreet Girls: Return to Muotahal sul concerto che la rock band norvegese tenne a Muotathal, un pittoresco paesino svizzero di 3000 anime, per festeggiare i 30 anni di carriera, Raving Iran, sulla storia di Anoosh e Arash due dj iraniani costretti all’illegalità tra rave nel deserto, posti di blocco e dischi clandestini fino a raggiungere il più grande festival techno europeo e Strike a Pose, che riporta alla luce alcuni ballerini che alla fine degli anni 80 condivisero il palcoscenico con Madonna.

QUI IL PROGRAMMA DAY BY DAY