Ogni autunno, Torino si riscopre capitale dell’arte contemporanea. In pratica, una settimana di mostre, party, editoria indipendente e cocktail da 12 euro per ricordarci che la cultura non dorme — anche se tu sì, e male.
Dal 30 ottobre al 2 novembre, la città si trasforma in una pista elettrica: Artissima, fondazioni, spazi underground e notti che finiscono con la stessa domanda di sempre: ma tutto questo a cosa serve?
Risposta breve: a restare vivi.
Noi come sempre vi siamo accanto in questi convulsi istinti di sopravvivenza e a modo nostro abbiamo scelto alcuni dei momenti più necessari di questa scompigliata settimana. Giorno, notte, pasti e umori, c’è dell’ordine in questa guida ma voi affidatevi al caos.
Giovedì 30 ottobre: calma apparente
Giorno 1
Si parte piano, ma già con un po’ di ansia addosso. Alle 11 Quartz Studio inaugura The Artist Project. Theories and Practices of the Contemporary Art Project 1968–2020. Titolo lungo, durata indefinita, ma qualcuno deve pur cominciare. Poi si gira il quartiere: Mucho Mas! promette costanza con Not a lot, just forever di Anna Adamo (24 ottobre – 20 dicembre, solo su appuntamento). Almanac Projects fa doppietta con Fanfictie di Riar Rizaldi (25 ottobre – 1 febbraio 2026) e If We Were to Fall Silent – New Gen 2025 (25 ottobre – 30 novembre).
Uno dei posti più affascinanti che l’arte ci ha fatto riscoprire di Torino è l’Ex Giardino Zoologico – Parco Michelotti. Anche quest’anno Artissima porta lì uno dei suoi progetti speciali: New Acid dell’artista Basim Magdy (30 ottobre – 2 novembre 2025), in collaborazione con Hunt Kastner, Praga. Il cortometraggio, girato in 16mm, mostra gli animali di uno zoo all’interno delle loro gabbie, intenti a scambiarsi messaggi illogici che li connettono al resto del mondo. Il risultato è decisamente un viaggio dai toni acidi e postumani. Tra l’altro anche il C2C non si lascia sfuggire il fascino del luogo e curerà per il secondo anno consecutivo una selezione musicale site-specific che invita il visitatore a una camminata aleatoria negli spazi dell’ex giardino zoologico.
È la giornata dei sopravvissuti al montaggio: cavi, trapani e artisti che ti offrono birre calde alle quattro del pomeriggio.

Venerdì 31 ottobre: l’esplosione
Giorno 2
La città si accende di colpo. All’Oval Lingotto apre Artissima (31 ottobre – 2 novembre) e la gente si divide in due categorie: chi ha il pass e chi cerca di entrarci lo stesso. Al MAO arrivano le trame di Declinazioni contemporanee #3 (1 novembre – 26 aprile 2026) e le ragnatele di Chiharu Shiota: The Soul Trembles (22 ottobre 2025 – 28 giugno 2026). Cripta747 prepara Secrets di Elena Francalanci & Andrea Bambini (31 ottobre – 1 novembre),
La mappa istituzionale è ovunque: Pinacoteca Agnelli e GAM con Terzo Risonanza (29 ottobre – 1 marzo 2026), Castello di Rivoli con Enrico David (Domani torno, 29 ottobre – 22 marzo 2026), Fondazione Merz con Push the Limits 2 – la cultura si sveste e fa apparire la guerra (27 ottobre – 1 febbraio 2026) ma che soprattutto ogni mattina vi aspetta con delle colazioni speciali con cappuccino e cornetto e arte, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (28 ottobre 2025 – 8 marzo 2026) che festeggia i suoi prestigiosi trent’anni con una mostra in doppietta tra la sede di via Modane 16 e il Museo dell’automobile: ecco a voi News from the Near Future. La mostra riunisce oltre cento opere provenienti dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo, firmate da artiste e artisti come Doug Aitken, Maurizio Cattelan, Steve McQueen, Cindy Sherman, Wolfgang Tillmans, Urs Fischer, Berlinde De Bruyckere, Paulina Olowska, Glenn Brown e molti altri. Un viaggio non cronologico ma emotivo e concettuale, che intreccia trent’anni di storia espositiva e riflette sulle sfide del presente e le visioni del futuro. La regina si prepara a spegnere le candeline con classe, ovviamente. La cultura ufficiale è servita, con bicchiere d’acqua a parte.
La città sembra quasi internazionale, poi ti ricordi dov’è la fermata del 4. Alle OGR Torino, l’ex officina diventa galassia: We Felt a Star Dying di Laure Prouvost, Electric Dreams (con Tate Modern) e Drumming for Love di Erzë Dinarama (1–2 novembre). Al PAV Binta Diaw intreccia memoria e terra con Dove le liane s’intrecciano (31 ottobre – 8 marzo 2026), mentre Fondazione Giorgio Griffa accoglie D1–D5 con Simon Starling (23 ottobre – 22 gennaio 2026). Luci d’Artista (25 ottobre – 2 febbraio 2026) fanno quello che possono: ricordarci che a Torino la luce è una questione politica.

Gallerie d’Italia (piazza San Carlo 156) presenta The Screen is a Muscle (31 ottobre – 2 novembre), a cura di Luca lo Pinto. Titolo perfetto per chi ha il polso bloccato da troppi scroll: una partitura di opere video che non seguono un tema ma sviluppano una traiettoria visiva e sonora ritmica insieme eterogenea e coerente.
Quest’anno Torino ci regala un nuovo progetto che non è fatto solo di arte ma è fatto accanto ad essa: arriva PHONETICS (31 ottobre – 2 novembre 2025, in via Buscalioni 4), nato dall’incontro tra Axis Axis e Paint It Black. Un evento dedicato all’editoria d’arte indipendente, concepito per esplorare il potenziale espressivo del linguaggio in tutte le sue forme. Il progetto guarda al linguaggio e alla sua dimensione sonora, simbolica, formale, sia scritta che orale. PHONETICS si propone come uno spazio di incontro, ricerca e interazione tra pratiche editoriali e linguaggi visivi. Una fiera che innesca il dialogo, performance che diventano esperienza e pratiche condivise che si trasformano in ricerca collettiva. E chi vuole allungare il viaggio trova rifugio al Martin Pas Synth Store (via Michele Buniva 8) per Samuel van Dijk & Katatonic Silentio – From Studio to Stage (31 novembre, dalle 18:00, free entry).
La sera arriva come un colpo di cavo scoperto: Blue Blue Blue Party, Bocciofila Vanchiglietta, 31 ottobre, 22:30–late, con NERO e Almanac. Sudore, paillettes e nessuna gerarchia. Arte e pista, pari dignità.

Sabato 1 novembre: la città vibra
Giorno 3
La mattina è per chi ha ancora un minimo di dignità. GAM, Castello di Rivoli, Fondazione Giorgio Griffa (con Simon Starling) ti danno un pretesto per fingere concentrazione. Recontemporary apre You Shouldn’t Have to See This di Yarema Malashchuk & Roman Khimei (23 ottobre – 8 novembre), mentre al Museo Nazionale della Montagna The New Orchestra (30 ottobre – 31 maggio 2026) orchestra futuro e vette.
Il caffè pomeridiano si prende con Panopticon che ritorna a Torino per il quinto appuntamento di SQUATTING, il format dedicato all’occupazione gentile e momentanea di luoghi all’interno della città, con opere e interventi site-specific di artisti in dialogo con lo spazio ospitante. Il 01 novembre dalle 16 va in scena “Con Schiuma” (Bar Mauri di Donato, via S. Pio V, 2a), una collettiva con Alice Visentin, Davide Sgambaro, Valerio Nicolai, Beatrice Favaretto e Lorenzo Silvestri, all’interno di un bar di quartiere nei pressi della stazione di Porta Nuova.
All’Archivio Salvo inaugura Gatti e Sigari dalle 18 (via Matteo Pescatore 17/A, orari durante Artissima: giovedì 30, venerdì 31, sabato 1, h. 10 – 12, 14 – 18) che mette in scena un dialogo a distanza che si compone di piccole opere, curiosità, divertissements tra Mino Maccari e Salvo.
Segnate poi in agenda: Camera, Via delle Rosine 18, Torino — sabato 1 novembre, ore 17:30: presentazione in anteprima di Che cosa è mio? di Lorenzo Castore, a cura di NERO Editions e Spazio Giallo interiors.
E come ultimo regalo tornate da Cripta 747 per Martina Rota e la sua Dear Lola&Prisci alle 17.30.
Le Luci d’Artista continuano a funzionare meglio di qualsiasi antidepressivo. Poi il sabato fa quello che sa fare meglio: esplodere. Alle 20:00, nel Ramo d’Oro (Galleria Umberto I), parte il BOING BOOM TSCHAK PARTY: fino alle 24:00, ingresso libero, quattro ore di energia, ironia e pura sopravvivenza. Un po’ più tardi, il Bunker Torino (22:30–4:00, ingresso gratuito) apre le porte con Archivorum, Archivio Salvo e Hopefulmonster: il trio perfetto per dimenticare di avere una carriera.

Domenica 2 novembre: il dopo
Giorno 4
Torino si sveglia storta, ma viva. Casa Gramsci ospita Involution Report di Carlos Amorales, Barriera Association inaugura Stories We Carry (2 novembre – 2 dicembre), Chiaromonte tiene in vetrina Final Closet di Nancy Lupo (31 ottobre – 20 dicembre). In piazza San Carlo, Postcards from Home (30 ottobre – 5 novembre), Daria Koltsova presenta un’installazione site-specific che trasforma un chiosco storico di piazza San Carlo in un luogo di memoria, riflessione e luce, con la curatela di Valeria Radkevych – un luogo per chi vuole sentirsi parte di qualcosa anche se non sa di cosa.
CAMERA allinea Lee Miller, Cristian Chironi e la sua mostra permanente (fino al 1 febbraio 2026): tre motivi per ricordarsi che la fotografia serve ancora a qualcosa. Torino rallenta, ma non smette di fremere. Le Luci d’Artista restano accese, come l’ansia del primo giorno.
Cibo, carboidrati e sopravvivenza
Per reggere serve metodo: La Piola Sabauda (via Giolitti 10) salva la vita, Farmacia del Cambio (piazza Carignano 2) la complica. Bistrot Turin (via Po 21/B) è perfetto per fingere di lavorare, Bistrot Maggiora (corso Fiume 2A) per piangere con stile. La Pista (via Nizza 262) regala un punto di vista sopra la città, Torrefazione Beccuti (via Pietro Micca 10) odora di realtà, Madama Piola (via Ormea 6bis) chiude la settimana come un abbraccio. Senza zuccheri, niente rivoluzione.
Fine (che tanto non finisce mai).
Torino si rispegne come un neon stanco, ma la FOMO resta. Una città che non si arrende, anche quando sembra disinteressata alla propria bellezza. Tra un artista che smonta un’opera e un curatore che si smonta da solo, resta una certezza: l’arte non salverà il mondo, ma almeno ci offre un posto decente dove nasconderci per un po’.
CALENDARIETTO
The Artist Project. Theories and Practices of the Contemporary Art Project 1968-2020
Elena Francalanci & Andrea Bambini: Secrets
Anna Adamo: Not a lot, just forever
Martina Rota: Dear Lola & Prisci
Riar Rizaldi: Fanfictie
PHONETICS
Declinazioni Contemporanee #3
Alice Neel. I Am the Century
Piotr Uklański: Faux Amis
Terza Risonanza
News from the near future. 30 anni della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Binta Diaw: Dove le liane s'intrecciano. Resistenze, alleanze, terre
The New Orchestra
The screen is a muscle
Basim Magdy: New Acid (2019)
Samuel van Dijk (VC-118A, Dialog) and Katatonic Silentio: Studio, Release AND Live Performance
PUSH THE LIMITS 2 la cultura si sveste e fa apparire la guerra
PARTY
MAZEN KERBAJ: FEED GAZA BACK!
FESTA
BOING BOOM TSCHAK
BLUE BLUE BLUE PARTY