Dopo l’annuncio dei primi nomi in line up, è tempo anche dei primi “step di avvicinamento” a Terraforma. L’occasione è la presentazione del nuovo artwork del festival, realizzato da Francesco Cavaliere, che alla scorsa edizione è stato protagonista di una performance in due tempi e spazi diversi con cui ha rapito il pubblico nonostante l’originalità (e la natura poco danzereccia) della proposta. Francesco infatti si è specializzato in quelli che si possono definire racconti sonori, o – come li chiama lui – “audio giochi”. Storie assurde e magiche, raccontate e recitate da lui stesso mentre manipola suoni altrettanto magici e assurdi, che entrano a tutti gli effetti a fare parte della narrazione e dello svolgimento della trama. Questa serata, dove farà (anche) un set live, sarà il punto di arrivo di una breve residenza alla galleria Gluck50 nei giorni antecedenti all’evento, in cui Cavaliere elaborerà e stamperà 3 grafiche diverse, come da tradizione di Terraforma, realizzate in collaborazione con Invernomuto, che a loro volta avranno contribuito all’output grafico definitivo e produrranno un contenuto ad hoc nato da questa interazione. Il progetto prende il nome di “Carte Mutaforma”: ricettari, glossari, elementi ispirati alla chimica, alla biologia, a studi di botanica e geologia dove l’artista ha «provato ad estrarre alcuni dettagli da far reagire con l’insieme, come il baffo sinistro di un paguro, l’aura di un anello aromatico, i calchi ridisegnati di falde e cavità terrestri. Librerie sonore plastiche in continuo mutamento».
Scritto da Federico Sardo