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Virginia W. Ricci

La notte vista da Virginia Ricci di Just Cavalle e raccontata attraverso un identikit per il numero speciale Grande! Zero - La notte di Milano.

Scritto da Emanuele Zagor Treppiedi il 18 ottobre 2017

Data di nascita

12 novembre 1985 (38 anni)

Luogo di nascita

Milano

Attività

Dj, Giornalista

Si è fatta strada percorrendo, almeno una decina di volte, il Cammino di Santiago. Ha lavorato con diverse personalità dello showbiz tra cui Raffaella Carrà e Nicol Quaglia.

A che ora inizia il giorno e a che ora finisce la notte? Qual è la magia che distingue la notte dal giorno?
La vera magia è quando il mio metabolismo mi permette di distinguere la notte dal giorno.

Descrivi in una frase la notte di Milano.
“Chiamiamo il ciccione?”

Raccontami la tua prima notte folle.
Credo sia stata quando una mia amica si è procurata un doppio trauma cranico e abbiamo seguito in macchina l’ambulanza che la stava portando al pronto soccorso. 600 euro di multe per passaggi in corsie preferenziali. Poi lei è stata “bene” ed è tornata “normale”, al contrario della situazione punti patente di chi guidava.

Come ti prepari e come inizia la tua serata?
Di solito digiuno e bevo una Red Bull rossa (che sarà la mia morte).

Cosa ascolti quando balli davanti allo specchio prima di uscire?
Ma chi ti ha mai detto che ballo? Ultimamente comunque mi gaso tantissimo con “Wasabi 2.0” di Tedua.

La vita è un party o i party aiutano a vivere?
Quand’è che hanno assunto Marzullo da Zero?

Qual è l’evento dei tuoi sogni che vorresti organizzare?
Una festa in piscina con un sacco di erba libera offerta a tutti tipo free drink. Dress code: accappatoio. La Niki (co-founder di Just Cavalle NdR) che fa tutti gli spettacoli teatrali che vuole, ballo liscio, quei giochi giganti gonfiabili, area relax immensa e piena di cuccioli di animali che possono essere coccolati, angolo play station, cibo gratis, fontane di cioccolato, moto d’acqua, quad…. In line-up metterei sicuramente Grace Jones, The Black Madonna, M¥SS KETA, Kanye, Achille Lauro e un’infornata di dj che mi piacciono tipo Buttinelli, Paquita Gordon, Palm Wine, Matteo Pit o Joseph Tagliabue.

Cos’hai scoperto di notte e cosa sogni di scoprire ancora nella notte?
Che la polizia arriva sempre a rompere i coglioni nel momento sbagliato. Sogno una notte senza pula. #ihaveadream (comunque anche qui Marzullo is back).

Qual è la cosa più bella di lavorare di notte?
Sicuramente la signora Tamara del Bar Doria.

Una persona della notte che è diventata importante anche di giorno?
La mia Niki. L’ho conosciuta mentre faceva il portiere di notte in un importante hotel a cinque stelle lusso del centro di Milano, nel cui attico organizzava after esclusivi con Lele Mora, Lady Gaga, Giorgio Mastrota, i Tazenda, Donatella Rettore e Le Donatella. Poi le cose hanno preso una piega sbagliata ed è stata costretta a reinventarsi come attrice.

Ti sei mai innamorata di notte?
Mi sono innamorata di Zagor quando una volta al Club to Club mi offrì una bottiglietta di acqua.

Instagram o facebook? Stories o status?
Molto meglio Instagram anche perché non mi ha ancora bannata – al contrario di Facebook.

La discoteca e il party più belli di sempre?
Sicuramente la vecchia Buka in ex CGD e una festa di S/V/N con Paula Temple credo, ma non sono sicura dato che pure la memoria l’ho buttata in fondo alla BUKA. E poi ovviamente Macao. Chiunque sminuisca l’importanza di Macao per questa città si merita di tornare sotto il regime De Corato.

Il luogo nel mondo con la “mejo” nightlife?
Guarda, se a Milano non rompessero così tanto i coglioni con i permessi ai locali e liberalizzassero un po’ la situa potrei dirti che altrove non vorrei essere.

Dove vai di notte quando non vuoi vedere nessuno?
Nella stalla di Niki, ma distolgo lo sguardo.