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Boiler Room

11/6/2015 Milano, luogo segreto

di Andrea Cazzani

E fu così che dopo essere stata ospitata da ben 65 città tra le quali Asheville, Bialystok, Curitiba, Göteborg e Leeds, la Boiler Room approdò finalmente a Milano (merito dell'Expo?). Boiler Room nasce nel 2010 come streaming audio/video di dj set privati, aperti al pubblico solo su invito, in piccole location non comunicate. Ha questo nome perché la prima sessione ha avuto luogo in una sala caldaie londinese, con una webcam attaccata col nastro adesivo. Cinque anni dopo, la trasmissione vanta oltre duemila registrazioni, propone novità underground, si apre anche a musiche che esulano dal mondo del clubbing, gestisce palchi di festival, ospita sul sito interventi di videoartisti e diventa un media per diversi brand (in questo caso Ray Ban), che vogliono comunicare pagando questi ragazzotti inglesi che hanno trasformato il djing in voyeurismo.
In questa tappa milanese ci saranno Fabrizio Mammarella, Young Marco, Midland, Dj Harvey e Suzanne Kraft: una line up all'insegna di disco, funk, house carica, mani al cielo, coriandoli e sorrisi. Il gioco sta nello scoprire dove si svolge e farsi mettere nella lista giusta per accedere. Mille punti-scena a chi ci riesce, duemila a chi riesce anche a farsi inquadrare, tremila a chi finisce sul tumblr di facce bizzarre, strafatte e imbarazzanti "Boiler Room knows what you did last night".

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