La base si sposta alla Stecchetta di via De Castilia, affianco alla Fondazione Catella, ma Isola Design District si estende su tutto il quartiere: da Zona K a via Spalato, che ospita Lovely Waste di Source, agli artigiani di via Pepe, allo Showroom di Rivaviva in via Porro Lambertenghi che ospita i designer di Sarajevo e Green Island, a Thaon de Revel, con [1+2=8],
I classici sono gli olandesi di Dutch Invertuals allo Spazio O‘, con la mostra Mutant Matter (Fleur Hulleman, Fransje Gimbrère, Marlou Rutten, Mirjam de Bruijn, Shahar Livne, Théophile Blandet, Thomas Ballouhey, Xandravander Eijk, Zwart Frame), e la Galleria Giovanni Bonelli, in collaborazione con Nero Design, che ospita Gianni Pettena e Duccio Maria Gambi.
Il tema è Rethinking materials, e l’hanno preso molto alla lettera: i designer belgi BRUT, che espongono allo spazio Maraniello in Viale Stelvio, ragionano sul carbone, gli italo-brasiliani alla galleria Pero di Porro Lambertenghi 3 sul marmo (Giorgio Bonaguro, Ronald Scliar Sassone, Gustavo Martin), i NO CURVES lavorano con lo scotch, i sudamericani alla Stecchetta rielaborano e fondono oggetti e identità, mentre Caracol Studio stampa playground in diretta sotto il bosco verticale.
Geschrieben von Lucia Tozzi