Non è facilissimo inquadrare Eartheater ovvero il progetto di Alexandra Drewchin, già metà dei Guardian Alien. A un primo approccio possiamo individuare vari elementi (vocette, cambi repentini, estetica post-internet, video 3d) di quello che viene sempre più spesso chiamato „accelerazionismo“, ed è lei stessa a definire la sua musica medieval cyborg folk.
Se andiamo invece a cercare le esibizioni live, possiamo trovare sia testimonianze che la vedono come una cantautrice quasi classica, un po’ alla Grouper, ma anche vere e proprie performance artistiche, tra contorsioni, loop e sonorità aliene.
Niente male, no?
Geschrieben von Federico Sardo