Il rullante di Tatsuya Yoshida terrorizza anche l’Occidente. Non a caso, questa ennesima evoluzione del progetto Ruins del leggendario e prolifico batterista – ronin della scena avant-garde nipponica – in cui è accompagnato dal sassofono della bravissima Ryoko Ono, a novembre scenderà in Italia per poche e selezionatissime scorribande che toccheranno anche la nostra amata e odiata capitale.
Il duo, nomen omen Sax Ruins, accasato prima con la Ipecac di Mike Patton e poi con l’altrettanto epica Skin Graft, metterà a ferro e fuoco anche quell’oasi di pace e fratellanza che è il Magazzino sul Po. Partiture orchestrali in cui vengono destrutturate e ricostruite le canzoni della band madre che diventano un progressive jazzcore dal gusto quasi circense da big band. Una densità di suono raramente e incredibilmente prodotta da due sole persone, be quick or be dead.
Geschrieben von Shinobu Hosokawa