Eccellenze. Juan Mendez da dieci anni inanella ciò che di meglio la techno ha prodotto. Non una techno fatta di soli 4/4 formato plastica, ma capace di modellarsi secondo le direttive del post punk, di rimasugli industrial, dell’immaginario da capannoni abbandonati, Inghilterra mid 80s e tutto il corollario da „This Is England“ formato club che è stato ampiamente sdoganato. Dal primo 12’’ per la label Sandwell District, fino all’epopea della sua Jealous God (che ha chiuso i battenti nel 2017 con un suo ep), passando per lo splendido album su Hospital Productions: una carriera dedita all’oscurità. In un mondo giusto e perfetto la closing track di qualsiasi set dovrebbe essere la sua Utopian Disaster.
Geschrieben von Alberto Asquini