Tanto esuberante quanto sublime, Ben UFO nel corso degli anni è divenuto un vero e proprio punto di riferimento per l’intero panorama clubbing mondiale. Più Brixton che Berghain, Ben ormai ha forgiato un ibrido essenzialmente britannico, che anche nel suo impatto più diretto è capace di avere un’evoluzione costante e paziente.

Tutto questo lo si può ravvisare perfettamente nei suoi set, vero e proprio crocevia di culture e mondi diversi, che partono dall’Africa di Amadou & Mariam, si incanalano verso sottili linee di bassi Uk garage e rimbalzano tra elettronica sporca e assalti techno che affondano nel dub.

Il mix che ne viene fuori è sapientemente bilanciato, moderando la pesantezza del suono al fine di garantire la più ampia interazione con il pubblico e mantenendo un riconoscibilissimo approccio clubbing. Un po‘ come succede nella sua etichetta, la Hessle Audio, di cui è fondatore insieme a Pangaea e Person Sound, dove la qualità delle uscite va di pari passo con il gusto eclettico e personale dei tre.