Pensaci: siamo su una grande astronave azzurra, marrone e un po’ troppo grigia, che si muove a velocità sostenuta, ruotando su se stessa e intorno ad altri oggetti. Tutto questo succede in un non meglio identificato spazio. A questa idea forse si può reagire solo in due modi: abbandonarsi a una violenta contemplazione del vuoto, sturm und drang, oppure sentire il vento interstellare tra i capelli in viaggio verso mondi alieni dove potrebbe esserci qualcosa… tipo una festa. Stasera al Dude I Hate Models e i resident del party berlinese Voyage Voyage ci portano proprio a esplorare queste due possibilità.
I Hate Models è una nuova leva della techno che picchia duro e scuro. Francese, è sulle scene dal 2016 e ci riporta con il cuore dritti ai rave di una volta, quelli brutali e ipnotici a base acida. Ogni traccia è uno sfogo romantico, nero come l’ignoto attraversato da malinconici synth interrotti da suoni freddi e da rumori industriali. Immergiti. Il caos non è nulla. Il caos è tutto.
All’Osservatorio la one night Futura ci porta meraviglie interplanetarie. In-yo-face funk e cosmic-psychedelic disco, clubbing che rimbalza come un’eco dallo spazio. The Swift e 22Rockets sono i due ideatori, fondatori e resident di Voyage Voyage, situazione festosa che è valsa loro lo status speciale di club’s party roasters. Al Salon – Zur Wilde Renate hanno fatto gli onori di casa a Ninos du Brasil, Tornado Wallace, Lena Willikens, Sascha Funke, Moscoman, Red Axes e altri ancora. Dopo 8 anni di notti trascinanti salpano da Berlino e si abbandonano alla voglia di nuove avventure esplorative per raggiungere nuove destinazioni cosmiche tra cui Milano.
Hey, trippy outsider…
Sur l’eau sacrée d’un fleuve indien,
Voyage Voyage
Et jamais ne revient. (Desireless, 1986)
Geschrieben von Vanessa Pinzoni