Parole come “world” e “chill out music” – separate o ancor peggio messe insieme – fanno spesso temere risultati quantomeno posticci. Con i Khruangbin il rischio non solo è scampato, il groove salvo, l’atmosfera piena di good vibe senza che la musica, strumentale, perda consistenza, ma pure la sensazione di viaggiare attraverso parti del mondo differenti non indugia in eccentrici esotismi.
Partiti dalla passione per la musica funk e il rock anni 60 e 70 thailandese (Khruangbin sarebbe “elicottero” in thai), nel secondo album „Con Todo El Mundo“, tra gli album più godibili usciti nel 2018, il trio texano estende la propria ricerca attraverso suoni caraibici, indiani, iraniani e, più in generale, del Medio Oriente. L’ingrediente che rende morbido ed eterogeneo questo album è la sensibilità soulful: c’è un tocco soffice e sensuale nella musica dei Khruangbin, che è parte di un filone psichedelico che guarda alla contaminazione, ma allo stesso tempo include atmosfere quasi da colonna sonora.
Negli Stati Uniti sono molto popolari (provate ad ascoltarli senza sculettare) e resta ancora un mistero perché in Italia nessuno abbia preso la loro musica per qualche spot o non siano nelle classifiche dei maggiori ascolti su Spotify. Voi non perdetevi l’occasione di vederli in questa data unica italiana e, per entrare nel mood, provate ad andare su airkhruang.com e fatevi preparare dagli esperti la playlist giusta come soundtrack del viaggio.
Geschrieben von Chiara Colli