Ho conosciuto Freddy in un club milanese: era una fredda notte d’inverno, la sala era buia e vedevo un ragazzaccio con una Fred Perry nera che si divertiva dietro la console proprio come io mi divertivo a ballare. Un mood diverso dai soliti dj impassibili. La musica di Freddy è classificata come techno, ma nelle sue performance racconta qualcosa di più. Freddy K viene da Roma e si appassiona alla musica da teenager, quando frequentava un gruppo di amici che suonavano hip hop.
La prima volta che suonò fu davanti a 400 persone per capodanno in un ristorante: acid house a non finire, il suo grande amore, ma anche tutt’altro. Nel 1994 uscì il suo primo album “Rage of the Age”: terzo in classifica per migliori magazine del settore in Germania e in Francia. Nel 2010, in un momento dove il digitale aveva preso il sopravvento e il business musicale cominciava a mancare di sincerità, Freddy volò a Berlino lasciandosi alle spalle un passato come uno dei più importanti dj raver e Virus, un programma radiofonico ma anche un negozio di dischi rispettato in tutta Italia.
Si concentrò sulla sua label, la K1971, suonò al Tresor e dal 2013 è resident all’Homopatik. Sempre sostenuto e ammirato dall’amico Max_M (R.I.P. sempre nel cuore a noi di Zero), l’1 Agosto 2015 arrivò la consacrazione al Berghain: Freddy ha definito quell’esperienza il momento più emozionante della sua vita.
Stasera Freddy presenta la sua etichetta KEY Vinyl e so mi divertirò come la prima volta.
Geschrieben von Francesca Franzon