Recondito.
Remoto, solitario, sperduto. Come Berg, Baviera, un luogo periferico da cui partire, dove le persone sono di poche parole e, in apparenza, di sentimenti scarni.
Enigmatico, intimo, profondo. Come il suono di Berlino, dove il fisioterapista Lorenz Bunner arriva nel 2009, diventa Recondite e debutta al Panorama Bar. Sono passati praticamente dieci anni e la sua ascesa segue una produzione tra le più ricche.
Recondite è uno di quelli capaci di passare dall’ambient rarefatta al dancefloor serrato e nel frattempo comporre hit che ti ritrovi nella tracklist delle serie HBO. Melodie ambigue ma ricche che lasciano spazio alla cassa dritta di una techno assorta. Ogni suo live è plasmato a immagine e somiglianza di quello che sente dal pubblico, creazione e performance si intersecano dando vita a set inediti.
Sempre riconoscibile, mai uguale, il ragazzo è versatile e sa quello che fa quando si tratta di trascinare sottocassa. True German Engineered Design, stasera all’Amnesia.
Geschrieben von Vanessa Pinzoni