Shirley Manson venne reclutata dai Garbage in una notte insonne (il batterista Butch Vig aveva prodotto „Nevermind“, giusto per rinfrescarvi la memoria). Quando passarono un video della band scozzese in cui cantava, gli Angelfish, non ebbero dubbi. Ero appena adolescente la prima volta che vidi Shirley Manson, guardavo MTV e lei si muoveva melliflua sulle note di „Stupid Girl“. Il giorno dopo comprai il primo iconico album dei Garbage, era il 1995. Tra le mani avevo questo cd rosa shocking.
Ero fissata con Shirley. Il canto ora rilassato, ora torbido come l’acquaragia. Colate di mascara, lo sguardo enigmatico. Shirley Manson è diventata icona femminista e voce di una generazione di ragazz* interrott*. Provo tenerezza e orgoglio per l’adolescente che ero, tutta presa a mettere i primi rossetti, eyeliner, a imitarla allo specchio. Pose e maschere per scoprirsi, sopravvivere e divenire.
Geschrieben von Paolo Santoro