Prendete la sezione ritmica dei Fugazi, aggiungete un chitarrista avant-jazz ed ecco a voi i Messthetics. Joe Lally e Brendan Canty tornano a suonare insieme per la prima volta dal 2003, e se i testi e le urla di MacKaye e Picciotto non ci sono più, il cuore pulsante, quel loro „groove“ inconfondibile, rimane il fulcro sonoro di questo nuovo progetto.
Sulle acrobazie ritmiche di Lally e Canty, la chitarra di Anthony Pirog si muove libera, a volte distorta, a volte veloce, tra pezzi più lenti e melodici e momenti più noise, per un suono estremamente „cinematico“ (d’altronde Canty compone anche colonne sonore), che sì, forse perde l’immediatezza dei Fugazi, ma non l’energia. Il disco, uscito su Dischord, è stato registrato interamente dal vivo ed è il perfetto biglietto da visita per un concerto che si annuncia potente e rumoroso, un caos (dis)ordinato a volumi altissimi ma pieno di “cuore” e che avrà – forse – un’atmosfera di homecoming per Joe Lally, romano d’adozione.
Geschrieben von Flavia Ferrucci