Dan Shake, al secolo Daniel Rose-Weir è nato a Leeds ma cresce artisticamente e umanamente a Londra. Quello che mi impressiona ogni volta che lo ascolto è il conflitto tra il suo approccio musicale e i posti da cui proviene.
C’è la sensazione che, come per contrasto, Dan abbia costruito il proprio mondo sonoro per resistere al grigiore energico ma sfiancante della City. Nel 2014 diventa il prima artista bianco a uscire per la Mahogani Music di Moodyman, un risultato che arriva grazie a quel suo prezioso e sapiente missaggio di sample vocali, bassi pieni di vita, ritmi house che incontrano la disco e il funk da sorriso in pista.
Il presobenismo di Dan Shake è bellezza universale, è un grido di liberazione dai problemi e dalle paure; qualche inserto acido di synth appena accennato, vocal che richiamano la tradizione soul e gospel per un prodotto finale che incendia il dancefloor, letteralmente.
Daniel è un bianco che ha fatto propri gli elementi più caratteristici e gli istinti più profondi delle sonorità di matrice black per diventare un nuovo alfiere dell’house di classe. Elegante, sincero, positivo, è pronto per farvi ballare con il benessere stampato sulla faccia.
Geschrieben von Oscar Cini