In occasione della Biennale artgenève/musique in collaborazione con Zuecca Project presenta „Encores – music on recurrence, redundancy and surplu“, un concerto con artisti contemporanei a cura di Augustin Maurs. Sono in programma le performance di Saâdane Afif, Hsia-Fei Chang, Pierre Huyghe, Yutaka Makino, Jonathan Monk, Annika Larsson / Satch Hoyt, Anri Sala.
Dopo le edizioni alla Berlin Philharmonie (2013) e all‘Herkulessaal di Monaco (2017), ora tocca al Teatro Goldoni di Venezia.
La serata si basa sulla nozione di „encore“; una performance ripetuta o aggiuntiva chiamata dal pubblico alla fine di un concerto. Spesso, riflettendo lo stato mentale momentaneo dei musicisti, le encore possono risultare in interpretazioni musicali unicamente intime, o in momenti di eccessiva stravaganza o finzione – a volte persino superando la cornice data dell’intero evento. Sempre più associati a prestazioni meno serie, a volte le encore sono state bandite ufficialmente da alcuni teatri, per potenzialmente portare a disordini pubblici.
Per gli artisti invitati, la nozione di encore funge da modello social-ritualistico e da schema artistico per esplorare diversi tipi di reiterazioni, mutazioni o cambiamenti. La musica è percepita come energia convertibile, spesso riferita a opere già esistenti oa eventi politici un po ‚rumorosi: la risposta di Pierre Huyghe all’iconico pezzo silenzioso di John Cage „4:33“; La performance del Karaoke di Hsia-Fei Chang basata sulla vera storia di un tentativo di omicidio politico; Il set di Anri Sala di „due inni nazionali“ e duplicazione di canzoni politiche; La trasposizione di Saâdane Afif del lavoro dell’artista minimalista tedesco Peter Roehr in una presentazione operistica di PowerPoint; L’indagine di Yutaka Makino (e il disordine volontario) della percezione acustica del nostro prossimo futuro; La scrupolosa interpretazione di Jonathan Monk di „sua madre che pulisce il pianoforte di suo padre“; o Annika Larsson e Satch Hoyt visioni sonore di un pianeta utopico attraverso l’incantesimo di Sun Ra „It’s After the End of the World“
Geschrieben von Redazione Venezia