Apollonia è stata una martire cristiana alla quale, leggenda vuole, vennero cavati gli incisivi e per questo è assurta a ruolo di patrona di dentisti, igienisti dentali e Nicole Minetti.
La nostra Apollonia, invece, poco o niente ha a che vedere con l’odontoiatria, ma rappresenta un trio composto dai francesi Shonky, Dyed Soundorom e Dan Ghenacia, e già da qualche anno è impegnata a diffondere la sua etica epicurea applicata alla pista da ballo.
Stasera pensate solo alle danze, i vostri denti sono in buone mani.

Sarebbe un azzardo dire che attualmente l’Olanda sta avendo la stessa rilevanza che ebbero gli States qualche lustro fa per quanto riguarda la diffusione della musica house? Che parlare oggi di Amsterdam è come parlare della Chicago marchiata dal suono Trax?
Ci sarebbe da discuterne, certo, però è innegabile che dalla terra di Re Guglielmo Alessandro siano arrivati una valanga di produttori e dj di primissimo ordine, che le etichette olandesi siano ormai riconosciute come di culto e di riferimento, che i club e i festival da quelle parti siano degli inamovibili place to be.
William Kouam Djoko fa pare di questa ondata in 4/4: padre camerunese, madre ucraina, un passato da ballerino di salsa, resident del Trouw e con diverse uscite su Rush Hour e Voyage Direct. Dietro la consolle stasera ballerà più di voi, statene certi.

In consolle con loro, tra sole, piscina, gonfiabili, girasoli, whiskey e sei in pole position, Federico Grazzini, Jarau (Mennie&Julien Sandre), Philipp e Black Angus: è l’estate, bellezza!