Era ottobre 2016 quando assistevo a un concerto, estemporaneo o quasi, di un trio comprendente Davide Zolli (batterista di Squadra Omega) e i due musicisti libanesi Tony Elieh e Sharif Sehnaoui (basso e chitarra) ed è stata una di quelle occasioni che mi ha fatto esclamare „questi faranno strada“. Potete trovare testimonianza di quella data sul sito dei benemeriti URSSS; all’epoca il trio in fase embrionale non aveva ancora un nome, i musicisti si presentavano coi propri.
Eccoli riapparire come Calamita, più di due anni e un disco dopo, stampato in trecento copie dalla libanese Ruptured: si presentano come trio di „free rock“ e in effetti quello che dovete aspettarvi è un trip tra improvvisazione e krautrock, pattern circolari a metà fra la tradizione tedesca dei Settanta e il groove della musica medio orientale. Un lunedì psichedelico in cui è doveroso uscire di casa.
Geschrieben von Giocondo Scelgo