Non ricordo se fosse una domenica o un giorno pre festivo, sta di fatto che eravamo sul divano di casa (dove Alessandro abitava all’epoca a Roma) dopo diverse ore di gozzoviglio a tavola. Proprio nel momento in cui il sonno si era impossessato del 90% del corpo di tutti, Alessandro iniziò a suonare i suoi vinili su un giradischi vicino al divano e poco ci mancava che al decimo pezzo mollassi tutti per cercare un club dove scaricare l’adrenalina accumulata.
Per descrivere Alessandro Adriani dj mi piace sempre ripensare a questo episodio. È un grande ascoltatore e consumatore di musica, ma anche con le produzioni ci sa decisamente fare: vedi l’ep, “A Martyr’s Death”, uscito per la Jealous God di Regis e Silent Servant o „Enter the Fire“ un lavoro rilasciato per la Stroboscopic Artefacts di Lucy. Alessandro, però, è anche – e soprattutto – il fondatore della Mannequin Records, etichetta nota ai più per le raccolte “Danza Meccanica”, dedicate alla synth wave italiana degli anni 80. Da Roma l’etichetta si è „dovuta“ spostare a Berlino e così anche Alessandro, che nei primi tempi del trasferimento mi raccontava del suo nuovo vicino di casa Shackleton. Con la sua permanenza in terra tedesca si è meritato anche diverse label night al Berghain, onore toccato veramente a pochi. Synth wave, cold wave, acid, electro, techno: stasera al Rashomon c’è solo che da prendere appunti.
Geschrieben von Alberto Asquini