Reggaeton, reggaeton ovunque. Se non vi siete accorti che nell’ultimo lustro il genere nato a Puerto Rico negli anni Novanta ha invaso ogni porzione del globo, probabilmente non avete mai acceso una radio o siete rimasti saldamente ancorati alla vostra filter bubble. Eppure, la presenza di J Balvin fra gli headliner del Primavera Sound o la collaborazione di Maluma con l’eterna Madonna dovrebbe aver acceso più di un campanello d’allarme nelle orecchie di chi ha sempre detestato il ritmo dem bow.
Colpa dell’aumento delle temperature o desiderio di incanalare un genere di cui ci si vergogna di ammettere l’ascolto nella propria comfort-zone? La verità è che dal mondo „latino“ arrivano sempre più proposte musicali che, se non fanno gridare al miracolo, quantomeno destano la giusta curiosità. Un esempio su tutti è Bad Bunny, arrivato al successo planetario con la sua Latin trap un po‘ emo a partire da alcuni brani caricati su SoundCloud. Come in certe dinamiche di partito, lasciamo libertà di coscienza, ma non fermatevi agli stereotipi del boro con canotta e braccio fuori dal finestrino: qualcosa si sta muovendo e sarebbe un peccato ignorarla per pregiudizio.
Geschrieben von Livio Ghilardi