Da qualche anno non c’è estate senza la rassegna di arte contemporanea sul Palatino. Lì dove si ergeva la residenza imperiale simbolo del potere di Roma, vagano ora folle di turisti al seguito delle guide turistiche: il tempo li contiene tutti e li fa coesistere. Da qui l’Intuizione di Lorenzo Benedetti sulla tematica della mostra.
Kronos è il tempo che scorre, Kairos è il momento opportuno ed entrambi sono narrati attraverso le opere di 15 artisti, tra italiani e stranieri. Beier, Cotognini, Josephsohn propongono sculture antropomorfe legate alla dimensione del mito, De Beeck realizza un albero fatato che resiste al tempo, Ozzola e Lucas partono dal concetto di mappa del mondo per le loro installazioni, così come Di Martino e Gabellone usano la luce per proiettare immagini di rovine da set o come motore della scultura. Presente anche una nuova opera del provocatorio Durham che gioca sul concetto di archeologia industriale.
Geschrieben von Chiara Ciolfi