Un mostra a cura di Nathalie Herschdorfer sui dieci anni di lavoro di Alex Prager, fotografa e regista di Los Angeles, come in modo del tutto chiaro si evince dal titolo (Silver Lake è un quartiere di L.A.). Le sue radici affondano nella tradizione fotografica di William Eggleston, Diane Arbus e Cindy Sherman, maestri nell’arte di “congelare” un indefinibile momento del quotidiano.
Il lavoro di Prager consiste in imponenti scenografie e immagini di grande formato dai colori saturi, con al centro donne sull’orlo delle lacrime, o sospese in un volo onirico, le gonne al vento. Le sue fotografie possono essere viste come narrazioni di un singolo fotogramma che catturano storie enigmatiche definite entro i limiti della cornice. Un immaginario molto vintage, noir, hitchcockiano, ma anche psichedelico.
Geschrieben von La Redazione