Stasera le mura del Klang ospiteranno il canadese Tristan Douglas, in arte Antwood. Il suo „Virtuous.scr“, era stato uno degli album più affascinanti del 2016: un concentrato di fratture digitali che intrallazzava con momenti di stasi ambientale dal forte contenuto lisergico. D’altronde il monicker Antwood, un omaggio alla scrittrice Margaret Atwood, dice molto della natura visionaria e immaginativa che sta alla base del progetto.
Subito dopo essere stato rilevato dall’etichetta londinese Planet Mu, sempre attenta alle nuove sonorità in circolazione, è stata la volta di „Sponsored Content“, un album che aggiungeva momenti addirittura pop alla formula del disco d’esordio. Il nuovo e recente „Delphi“, preceduto dall’EP „Alousia“, è invece un concept album escapista che viaggia tra le bucoliche atmosfere dell’antica Grecia per arrivare all’interconnessione contemporanea.
Tutti elementi che permettono a Douglas di esibire una mescola sonora fortemente tecnologica, iperdefinita e immersiva. Un disco ricco di azione e mai statico, che sfocia spesso nella dance più destrutturata, frutto di un lavoro meticoloso che sembra concepire l’oggetto disco come uno spazio vuoto da riempire con elementi aventi lo scopo di sorprendere e disorientare . Impossibile perdere questo appuntamento con il futuro.
Geschrieben von Riccardo Papacci