Il mio primo incontro con la Mauskovic Dance Band ci fu un paio di anni fa grazie alla compila „Exotique Esoterique Vol. 2“ dell’italiana tape label Artetetra, con un pezzo („A Big Brain“) che viaggiava su groove tropicali tra Africa e Caraibi, per un’estasi solare ipnotica da „mondo riddims“. Una bomba. Cercai subito dell’altro, ma tutto ciò che trovai furono due singoli.
Non fu una sorpresa scoprire che fossero olandesi, frutto dell’incontro tra due mondi – quello indie/psych/world e quello clubbing/balearico/electro – che proprio nei Paesi Bassi godono di festival (e scene) come Le Guess Who? e Dekmantel. A capo della Mauskovic Dance Band c’è infatti il batterista/polistrumentista Nic Mauskovic che – dopo trascorsi psichedelici nella band di Jacco Gardner (con cui sforna ritmi umidi a nome Bruxas) – ha chiamato a raccolta i suoi “fratelli” per formare una famiglia fittizia stile Ramones, dedita a una sola missione: far ballare.
Prendete il piglio funk urbano della New York anni 70/80 tra no wave e „Fuck Art Let’s Dance“ di ESG e Liquid Liquid, applicatelo a suoni e poliritmi afro-caraibici (dalla cumbia all’afrobeat) e avrete la dinamite gusto mango ben rappresentata nel loro ultimo EP „Down in the Basement“. Ma è dal vivo che la Mauskovic Dance Band acquista il suo senso ultimo e incendia il dancefloor: in cinque a scambiarsi strumenti senza mai fermarsi, facendo sudare e ballare. Abbandonate il corpo alle gioie ritmiche della dance band, chi rimarrà semplicemente ad ascoltare verrà segnalato e portato via dalla riddim police!
Geschrieben von Marco Caizzi