Se prima poteva sembrare tranquilla e docile per qualsiasi neofita del surf, oggi l’onda della tech-house ha raggiunto le proporzioni di uno tsunami inarrestabile. Questo genere non può essere considerato nuovo perché è nato diversi anni fa, semmai possiamo vederlo come un infiltrato speciale che, dopo aver osservato e studiato per anni la scena dance, ha atteso il momento opportuno per uscire allo scoperto in maniera a dir poco decisiva. Il motivo di questo boom non ha una spiegazione scientifica, così come quello di tutti i trend musicali passati, possiamo però riconoscere che quando parte la traccia tech-house e i “piattini” vanno, la testa comincia a fare su e giù, per conto suo.
Solid Groove la tocca piano, portando due artisti che potrebbero essere un sinonimo del genere. Michael Bibi, il producer londinese creatore dell’etichetta stessa, vive letteralmente per la musica tanto da inserirla nel suo ciclo vitale di base: “I eat, breath and shit this music” disse, lascio a voi la traduzione. Dall’altro lato c’è lo spagnolo Dennis Cruz, un pioniere in questo ambito che nel 2015 è stato nominato „Best Tech-House Dj“, arrivando in finale anche l’anno successivo ai Vicious Music Awards. Sarà stato un caso? Assolutamente no.
A far da cornice a questo tripudio di musica ballerina sarà l’Amnesia, che ormai ha superato l’etichetta di istituzione diventando a parer mio la basilica milanese della musica elettronica.
Geschrieben von Fabio Carugo