Quando si parla di Raster (non più Noton ora che si sono separate) è opportuno fermarsi, pensare, assumere un atteggiamento di rispetto. Definire la creatura di Byetone e Frank Bretschneider (che con Alva Noto diventava appunto Raster-Noton) semplicemente “etichetta” sarebbe oltremodo riduttivo. Raster(-Noton), infatti, è da sempre “un archivio di suono e non-suono”, una piattaforma artistica ideata per l’incontro e l’interscambio di discipline che spaziano dalla musica all’arte, sino alla scienza.
Pionieri del noise, capisaldi del clubbing, maestri dell’ambient uniti nell’approccio creativo senza regole che plasma esseri originali, nel senso più puro del termine: sulla carta sembrerebbe impossibile tracciare una linea guida che aiuti a comprendere questa creatura, figlia di multiforme ingegno, che si manifesta negli output più disparati (album, mostre, installazioni, libri…). Eppure, un modo per decifrarla e goderne appieno esiste. Raster richiede fiducia, libero abbandono, immersione senza preconcetti nell’esperienza uditiva.
Adesso prendete tutto quanto detto finora e rinchiudetelo tra le mura di un club, fatelo uscire dagli speaker, riversatelo sul dancefloor, perché la label-night di Raster arriva a Discosizer. Grischa Lichtenberger, ormai nome di punta del roster, e Byetone vi faranno ballare con la mente e con il corpo in un connubio indissolubile tra apollineo e dionisiaco.
Geschrieben von Simone Zagari