Le mura del Volt ospitano Luca Bacchetti, un artista considerato „di nicchia“ in patria, ma di grande fama in campo internazionale. Un esempio? Il suo set al Burning Man 2018. Il ritmo è cadenzato. I sonagli che compaiono ti posizionano nel deserto, ma le melodie sono continuamente diverse con ogni brano a esaltare uno strumento in particolare, giocando con le percussioni e i bassi.
Concedetevi sempre più minuti d’ascolto e vi ritroverete a viaggiare, gustando riverberi ed effetti che creano nuove tracce tanto minimali quanto sofisticate. Immaginatevi una di quelle sonorità, giuste anche per un film, nella cornice high tech del Volt: sarete tra i led, avvolti da un suono cristallino e immersi nelle venature del locale. Ora staccate le cuffie e guardatevi intorno: tutto ha preso una piega poetica. Il trucco? Sorridere, farsi trascinare e concederci i minuti che pensiamo di non avere. Al resto ci penserà Luca.
Geschrieben von Jack Scavino