Su per via Gioia, su, su, ancora più su, gira a sinistra (sempre a sinistra), sotto un tunnel, in un vincolo, occhio alle buche. Ok, ci siamo, siamo al Leo.
Sabato sera 1:40 am. Ho 7 messaggi non letti, ma solo 2 mi interessano: “siamo sotto cassa”, “cassa sx muoviti”. Sempre a sinistra. Pago 5 euro, mi timbrano e mi danno un free condom: top. Entro nella sala e respiro i bassi. La gente è bella scura e concentrata, si muove e si agita, sale tutto come i bpm. Tra breaks e bass beats il pubblico di Break Out si sente a casa: le note fan vibrare i corpi, le ritmiche rotte e impestate ci cullano a spintoni, carichi e focalizzati.
Da rifare, da rivedere, da rivivere. Stavolta ancora di più. Sabato 8 febbraio, sempre al Leoncavallo, sempre Break Out, ma con un ospite che ci manda a casa storti e giusti: Zed Bias, storico produttore from the UK, ci smazza garage, 2-step, jungle e broken beats. Il resto della crew supporta coi lanciafiamme: DNN b2b Turbojazz, Xian e Kwality. E noi, davanti alla transenna, faremo quello che ci viene meglio.
Geschrieben von @fabio.colt