Inutile negarlo, le pagine discografiche più gloriose del fenomeno „post-rock“ datano una quindicina di anni fa o giù di lì. Il percorso degli Explosions In The Sky ne dimostra la consapevolezza: due album negli ultimi dieci anni al cospetto di almeno un centinaio di date tra Europa, USA e Canada. Testimonianza della scelta ben precisa di focalizzarsi sul luogo in cui saliscendi di chitarre distorte, muri di feedback e stratificazioni melodico-noise trovano la loro dimensione espressiva più cogente: il live.
La scaletta attuale è un „best of“ che ripercorre un percorso per anni sulla cresta dell’onda (lunga) soft-loud, scivolato di recente in una penombra che, suo malgrado, ha messo in rilievo l’importante estensione di un culto ben lungi dal tramontare. D’altronde ne valeva, ne vale e continua a valerne ben più del prezzo del biglietto.
Geschrieben von Matteo Meda